In relazione a quanto emerso, gli uomini della V^ sezione Reati contro il patrimonio della Squadra Mobile, predisponevano per questa mattina un apposito servizio antirapina nel corso del quale, verso le ore 8, veniva notato un uomo che, in atteggiamento sospetto, sostava nei pressi dell’ingresso della banca, con in mano una ricetrasmittente.
I poliziotti lo bloccavano, identificandolo per G. S.. Subito dopo, gli altri equipaggi che presidiavano la porta d’ingresso del locale caldaie, intervenivano presso l’istituto di credito “stanando”, dopo alcune resistenze, T. M. e P. V. dall’intercapedine dove erano celati e che dava accesso agli uffici della banca. I rapinatori avevano predisposto tutte le cautele del caso in quanto erano in contatto via radio con il G. S. il quale, evitando in tal modo le comunicazioni telefoniche, poteva dargli l’ok per fare ingresso in banca oppure avvertirli dell’eventuale presenza in zona delle Forze dell’Ordine e farli desistere dal compiere la rapina.
All’interno del vano, ricavato con un lavoro certosino durato certamente svariati giorni, sono stati rinvenuti numerosi attrezzi utilizzati per sfondare il solaio ed abbattere le pareti, due caschi da moto, due passamontagna, un apparato radio per comunicare con il “palo” all’esterno, ed una pistola da utilizzare per consumare la rapina. Per la fuga, i rapinatori avevano parcheggiato nei pressi della banca uno scooter rubato.
Tutti gli arrestati, ai quali sono contestati i reati di tentata rapina in concorso, porto abusivo di armi e ricettazione, al termine degli atti di rito sono stati associati presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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