Roma, 5 luglio – Erano le 4,15 del 28 maggio quando i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma-Montesacro comandato dal Tenente Andrea Morgando, su via Tiburtina intercettarono un’Opel corsa che correva all’ospedale Sandro Pertini, trasportando un uomo ferito gravemente da tre colpi di pistola all’addome e alle gambe. La vittima, identificata per il 47enne Cristiano Raschi, abitante a Valle Melaina e con precedenti di Polizia, veniva immediatamente sottoposto ad intervento chirurgico ed ora sta meglio.
Scattavano subito le indagini e gli investigatori del Nucleo Operativo, dopo aver accertato che il ferimento era avvenuto nel popolare quartiere di San Basilio, attivavano una serie di servizi di osservazione, appostamenti e controlli, anche di natura tecnica, che consentivano di accertare che il tentato omicidio era la conseguenza di una partita di stupefacenti che il Raschi non aveva pagato.
Tale suo comportamento, aveva provocato la reazione di G.V., classe ‘63 romano e pluripregiudicato, nonché responsabile di una ampia attività di spaccio di cocaina nel rione di San Basilio il quale, anche per dare l’esempio ad altri acquirenti, gli aveva sparato personalmente.
Gli elementi di prova raccolti dal Tenente Morgando e i suoi uomini, hanno consentito alla Procura della Repubblica di richiedere ed ottenere dal Gip presso il Tribunale di Roma, l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di G.V..
Con il supporto di personale del 8° Reggimento Carabinieri Lazio e di due unita cinofile, i Carabinieri hanno eseguito ieri sera il provvedimento restrittivo, associando G.V. nel carcere di Roma-Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nel corso della perquisizione domiciliare, sono state rinvenute 18 dosi di cocaina, una dose di hashish, una bomba carta ed alcune migliaia di euro, materiale che è stato sottoposto a sequestro.