Dopo esser stata soccorsa dai sanitari, la vittima è stata ascoltata dagli investigatori del Commissariato San Giovanni e da quelli del Commissariato Celio, coordinati dal dirigente dott. Massimo Improta. Agli Agenti, la donna ha raccontato che il 25 settembre, due giovani, un algerino ed un tunisino, pretendendo di avere un rapporto sessuale con lei. Al suo rifiuto, i due hanno iniziato a picchiarla selvaggiamente ma, nonostante il suo strenuo tentativo di difendersi, non riusciva a sottrarsi alle loro grinfie e veniva così trascinata in una baracca vicina alla stazione ferroviaria ”Tuscolana”.
Lì, i due con una donna romena, compagna di uno dei due, le legavano i polsi dietro la schiena costringendola a subire rapporti sessuali. I tre, le impedivano anche di andare a bagno, segregandola nella baracca. La disgraziata, stremata dalle percosse e violenze subite, sveniva.
Ripresasi, scalza e sanguinante, approfittando del fatto che i suoi aguzzini stavano dormendo, riusciva a scappare e raggiungere l’ospedale.
I Poliziotti iniziavano una capillare e complessa attività di indagine che portava all’identificazione e individuazione dei tre responsabili per E.M. algerino 27 anni, B.A. 23 anni romena e H.H tunisino di 31 anni.
I tre venivano rintracciati all’interno di un manufatto abbandonato sito in via Tuscolana.
Le circostanze ed i connotati dei tre, permetteva agli investigatori di ricollegarli ed identificarli per gli autori di una rapina aggravata in danno di un cittadino tunisino consumata ancora nei pressi della stazione F.S “Tuscolana”.
E.M, B.A. e H.H, sono stati sottoposti a fermo perché indiziati dei reati di “sequestro di persona, violenza sessuale di gruppo e lesioni” ai danni della cittadina brasiliana e di “rapina aggravata” nei confronti del tunisino ed associati in Carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.