Roma, 31 agosto – Grave fatto di sangue questa notte in via Dameta, parte periferica della città, nel quartiere “La Rustica”.
Dovendo recuperare 7.000 euro per debiti contratti per l’acquisto di varie partite di stupefacenti e le minacce paventate non avevano prodotto alcun effetto, questa notte due uomini di 43 e 50 anni, accompagnati da un terzo complice con funzione di palo, si sono presentati in via Dameta, a casa del debitore, un 42enne romano, con l’intenzione di passare dalle parole ai fatti. I due, dopo aver tentato di farsi aprire con le minacce, facendo uso di un grosso tubo di acciaio, sono riusciti a sfondare la porta d’ingresso ed entrare nell’appartamento del debitore.
L’uomo però, conoscendo la violenza dei suoi creditori, si era preparato nascondendo in vari punti della camera da letto, dei coltelli così che, aggredito, si è rifugiato nella camera dove, armatosi di un coltello riposto in un mobiletto, ha inferto un colpo al ventre del 43enne che, sotto shock e dolorante, è scappato dall’appartamento insieme al complice.
Nel frattempo, i vicini avevano allertato il “112” segnalando una lite violenta in atto per cui la Centrale Operativa inviava sul posto alcune autoradio del Nucleo Radiomobile Carabinieri, comandato dal T.Colonnello Claudio Rubertà.
I Carabinieri si sono così trovati i due uomini che fuggivano per le scale.
Disponendo gli immediati soccorsi per il ferito, i militari dell’Arma hanno bloccato l’aggressore ed il 50enne nonchè l’uomo che fungeva da palo.
Il 43enne ferito, trasportato al Policlinico Casilino, è stato immediatamente sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per la ” perforazione dell’intestino”, in prognosi riservata ma non in pericolo di vita, e piantonato in stato di arresto dovendo rispondere di “concorso in estorsione” ed altro.
Nel frattempo, con l’ausilio dei Carabinieri della Sezione Rilievi del Nucleo Investigativo di via In Selci che hanno effettuato un minuzioso sopralluogo della scena del crimine, i militari hanno ricostruito l’esatta dinamica dei fatti, chiarendo le singole responsabilità delle persone coinvolte. Il 42enne è stato quindi arrestato con l’accusa di “tentato omicidio” mentre il 50enne “esattore” risponderà di “estorsione”, reato contestato anche al “palo”, ma per questi in stato di libertà.