Tenta di richiamare l’attenzione del Papa anche sugli esodati italiani. Definito “pazzo”!
(foto Ansa)
Ieri a San Pietro
Roma, 28 marzo – Un fuori programma ieri mattina, a San Pietro. Conclusa la S. Messa dove ancora una volta al centro dell’attenzione di Papa Bergoglio sono i clandestini, tanto che a loro ha dedicato la lavanda dei piedi, il Santo Padre è salito sulla ‘papamobile’, per fare il giro della Piazza e benedire i fedeli presenti.
Ma un disperato, purtroppo un semplice 57enne italiano, disperato, indossando una maglietta con su scritto ESODATO”, per richiamare l’attenzione del Papa anche su di loro, è salito su un lampione, prontamente fatto scendere dalla gendarmeria vaticana.
Ovviamente, e non c’erano ombre di dubbio, l’uomo è stato dichiarato con “problemi psichiatrici”.
Vorrei vedere uno che è stato esodato, parola che corrisponde ad aver cessato l’attività lavorativa, essere disoccupato, non poter mantenere la famiglia, non poter pagare l’affitto dopo aver versato i contributi per le case popolari oggi assegnate a semiclandestini che nulla hanno versato allo Stato italiano e di cui non gli importa nulla, sia sereno, tranquillo!
Ma parlare anche delle problematiche degli italiani ridotti alla povertà e non solo dei clandestini verso i quali si deve solo accoglienza senza richiedergli nemmeno di spazzare quel tratto di strada dove abitano senza pagare, non si può e non si deve.
È un’azione che può fare solo un “pazzo”!
E chi non lo sarebbe?
Poi ci si stupisce dei suicidi?
Suicidio di un italiano? Bene, si parla per un giorno ma poi non fa più notizia ed è un problema in meno da risolvere per il governo. Ah, anche per la chiesa!