Roma, 9 settembre – Nel corso dei servizi di controllo e di sicurezza agli obiettivi sensibili predisposti dal Questore di Roma Nicolò D’Angelo in vista del Giubileo, una pattuglia in borghese del commissariato di Trevi Campo Marzio, diretto dal dr. Bruno Failla, notava due uomini che, indossando abiti talari, sostavano sulla scalinata della chiesa di San Marcello in via del Corso, con in mano 2 piccoli cestini di vimini.
Gli Agenti osservavano la scena notando che, ogni qualvolta dei turisti si avvicinavano per accedere al luogo sacro, venivano avvicinati dai due “sacerdoti” che li bloccavano, chiedendo loro del denaro.
I Poliziotti si avvicinavano ai due, identificandoli quali cittadini romeni di 17 e 26 anni.
Mentre era in atto il controllo, usciva un turista straniero il quale informava i due Agenti che, poco prima, i due avevano preteso da lui il pagamento di una somma di denaro per poter entrare.
I due falsi sacerdoti venivano accompagnati al Commissariato dove venivano trovati in possesso della somma di 700 euro, provento delle poche ore di “lavoro”, che venivano sottoposti a sequestro mentre si procedeva a raccogliere le denunce di altri stranieri che
confermavano il modus operandi degli pseudo sacerdoti.
I due venivano denunciati in stato di libertà per “truffa”.
Il che significa, grazie a queste inesistenti leggi e idiozie sulla libera circolazione senza espulsione degli autori di reato con danneggiamento dell’immagine dei loro concittadini lavoratori, liberi di riprendere la loro illecita seppure non pericolosa attività, danneggiando ancora una volta agli occhi dei turisti stranieri, il nome di questa vituperata Italia.
Grazie, politici fasulli e religiosi correi!