Fermati nella notte due senegalesi irregolari per stupro e omicidio di D.M.
Roma, 25 ottobre 2018 – Il 19 ottobre, in un cantiere abbandonato in via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo, veniva rinvenuto il corpo privo di vita della 16enne D.M., di Cisterna di Latina.
Le indagini, corroborate anche dalla testimonianza di un onesto cittadino del Senegal che si era recato al Commissariato riferendo quanto aveva visto avvenire nello scheletro dell’edificio in via dei Lucani, prendevano immediato avvio con l’impiego degli Uomini della Polizia di Stato della III e IV Sezione della locale Squadra Mobile e del Commissariato San Lorenzo coordinati dai Magistrati del Gruppo Violenze della Procura della Repubblica di Roma nella persona dell’aggiunto Maria Monteleone e pm Stefano Pizza.
Venivano identificate 6 persone, sul conto delle quali venivano svolte indagini che permettevano, allo stato attuale, di raccogliere elementi di responsabilità a carico di Gara Mamadou nato in Senegal il 20.11.1991 e Minteh Brian nato in Senegal il 19.08.1975, ambedue irregolari sul territorio italiano.
Sulla base di tali concrete e incontrovertibili risultanze investigative, la Procura della Repubblica emetteva un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico dei due senegalesi Gara Mamadou e Minteh Brian, ritenuti responsabili dei reati di “violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario della minore D.M., in concorso con altri in corso di identificazione”.
I fermati, in concorso con altri soggetti, nel pomeriggio del 18 ottobre u.s. hanno somministrato sostanze stupefacenti alla minore in modo da ridurla in stato di incoscienza e ne hanno abusato sessualmente, cagionandone così la morte, avvenuta nella il 19 ottobre.
Nel corso della notte, il provvedimento è stato eseguito dagli investigatori.
Il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per rendersi conto del luogo dove era stato consumato l’omicidio della minore D.M., si era recato nel quartiere San Lorenzo, ove però veniva contestato da alcuni appartenenti ai centri sociali al coro “sciacallo, sciacallo”. A loro, rispondevano altri cittadini applaudendo il Ministro, invitandolo a non curarsi di quelle assurde contestazioni ed aggiungendo “Salvace da ‘sta giungla, da ‘sti sciacalli, devi tornare”.