Gli uomini del Dottor Bova, dopo aver analizzato le varie modalità operative, sono riusciti a ricostruire la filiera criminale.
È emersa così l’esistenza di un’organizzazione di cittadini albanesi residenti ad Ardea che, oltre a spacciare sul litorale laziale, riforniva di cocaina il gruppo degli italiani i quali smerciavano nel quartiere di Porta di Roma.
Questi ultimi, che provvedevano a rifornire i tossicodipendenti del quartiere di competenza del Dottor Bova, oltre ad approvvigionarsi di cocaina dagli albanesi, si rifornivano di marijuana in Puglia, da soggetti legati alla Sacra Corona Unita, uno dei quali tratto in arresto nel corso dell’indagine.
L’Autorità Giudiziaria, concordando con le risultanze investigative dei Poliziotti di Fidene-Serpentara, ha emesso un provvedimento restrittivo che è stato eseguito stamattina dagli Agenti del Commissariato unitamente a personale della Squadra Mobile di Roma.
Sono così otto le persone destinatarie del provvedimento finite nelle mani della giustizia di cui 3 in detenzione cautelare in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 3 con obbligo di firma.
Proseguono le indagini per identificare eventuali altri complici