L’uomo, di nazionalità pakistana, senza tradire alcuna emozione ma con sicurezza, rispondeva alle domande che gli venivano poste dai Finanzieri. Il personale di servizio, però, non convinto, effettuava il controllo della valigia che l’uomo trasportava. L’accuratezza ispezione consentiva di scoprire l’esistenza di un doppiofondo, ingegnosamente ricavato nelle pareti del bagaglio. Nell’interno, venivano rinvenuti oltre 11 chili di eroina purissima, che veniva sequestrata. L’elevata purezza della droga sequestrata avrebbe consentito alle organizzazioni criminali di immettere sul mercato, grazie al viaggio di un solo corriere, oltre 250.000 dosi che avrebbero garantito guadagni nell’ordine dei 2 milioni di euro.
Il pakistano è stato arrestato per rispondere di “narcotraffico internazionale di stupefacenti”.
L’ennesimo sequestro di ingente quantitativo di eroina, conferma la tendenza in aumento del traffico di eroina, fenomeno che accende i riflettori sul ritorno al consumo della pericolosissima “brown sugar”, detta anche la “droga dei poveri”, considerato il prezzo di vendita relativamente basso di circa 10 euro per dose che permette la sua ampia diffusione tra i giovani.