Roma, 26 luglio 2019 – Ancora l’Arma non ha diffuso particolari sulla vicenda. Erano da poco passate le tre quando un equipaggio dei Carabinieri della Stazione di Piazza Farnese, stava intervenendo in via Pietro Cossa per fermare due uomini nordafricani che, autori del furto di una borsa, stavano effettuando il classico “cavallo di ritorno”, cioè la restituzione del maltolto previo pagamento di “riscatto”.
I Carabinieri, qualificatisi nuovamente, li bloccavano. Uno dei due, presumibilmente magrebino, estraeva un coltello e con violenza e ferocia, colpiva ripetutamente ben 7 volte il V.Brigadiere Cerciello Rega Mario, di anni 35. Una delle violente coltellate, attingeva al cuore il Sottufficiale che, seppure soccorso, decedeva mentre i due delinquenti riuscivano a dileguarsi ed ora vengono attivamente ricercati. Ma tanto, sanno che anche se fermati, troveranno chi li giustificherà. Magari, disponendo un saltuario “obbligo di firma”..
Ora la domanda: l’Arma, si costituirà finalmente parte civile? Se identificati gli autori e risulteranno clandestini o pregiudicati in libertà, non è ora di denunciare chi li ha scarcerati chiedendo a costoro il risarcimento? Fino a quando si sarà costretti a tollerare questo stato di anarchia a cui tutti i vecchi legislatori con i falsi buonisti ci hanno portati?
Intanto, l’Arma (come le altre Forze di Polizia dello Stato e Locali tutte) piangono un altro caduto grazie all’inettitudine di legislatori complici….
Ma … “Fino a quando, Catilina, continuerai ad abusare della nostra pazienza?” Prima o poi tutti i traditori saranno scoperti e mandati a casa…