Roma, 3 giugno – Nel corso di controlli su alcune ditte romane impiegate nel settore delle spedizioni e trasporto merci effettuati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, comandato dal Generale Salvatore Luongo, in un capannone di stoccaggio sito nell’aera sud della Capitale, emergeva che era giacente della merce proveniente dal Sudamerica. L’attento controllo della documentazione di accompagnamento, era irregolare ed il destinatario del prodotto risultava inesistente.
Insospettiti, i militari dell’Arma controllavano attentamente la merce individuando delle anomalie su un grosso generatore elettrico. Infatti, vi erano delle saldature sul serbatoio del carburante.
Tagliata la saldatura, i Carabinieri scoprivano che il serbatoio, che avrebbe dovuto essere vuoto, di fatto celava all’interno 100 kg di cocainapura, suddivisa in panetti del peso di 1 kg ciascuno, che veniva sottoposta a sequestro insieme al generatore.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma accertavano così che il generatore sequestrato era stato importato in Italia, via nave, insieme ad altri 3 della stessa tipologia ma destinati a un centro di stoccaggio merce di Forlì.
Informata la Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia – i militari della Capitale, coadiuvati dai Carabinieri di Forlì, rintracciavano e procedano al sequestro dei tre generatori. Anche all’interno di tali manufatti, rinvenivano e sequestravano ulteriori500 kg di cocainanascosti all’interno delle paratie dei citati macchinari.
Il valore stimato dello stupefacente sequestrato dai Carabinieri, sul mercato all’ingrosso, supera i 20 milioni di euro.
Sono in corso indagini dei Carabinieri al fine di accertare i destinatari della merce nonchè il cartello di spedizione.
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