Roma, 23 ottobre 2016 – Erano le 4 circa di ieri mattina quando un passante, percorrendo Viale Gino Cervi, vedeva a terra, esanime, un uomo anziano. Il volto completamente tumefatto, irriconoscibile.
La vittima veniva trasportata a mezzo ambulanza all’ospedale S.Pertini ma, per la gravità delle ferite, è stata subito trasferita al Policlinico di Roma e ricoverato in gravissime condizioni.
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia Montesacro, comandata dal capitano Nico Blanco, si presentavano difficoltose in quanto la vittima era priva di documenti di identità né le sue condizioni fisiche ne permettevano l’identificazione. Solo un mazzo di chiavi nelle sue tasche.
Mentre alcuni militari del Nucleo Operativo comandato dal Tenente Marco Zavattaro, avviavano le indagini
per la sua identificazione, altri investigatori effettuavano ricerche in zona riuscendo a rintracciare alcune telecamere di videosorveglianza in funzione. Dalla visione delle stesse, i Carabinieri potevano vedere quanto accaduto con le immagini della brutale aggressione. L’anziano, che camminava con un bastone per il suo stato fisico, era sul marciapiede dove è stato trovato. L’aggressore sull’altro lato della strada. Uno scambio di battute e il bruto, attraversata la carreggiata, lo ha raggiunto percuotendolo selvaggiamente con pugni, calci anche quando era a terra percuotendolo con il suo stesso bastone, nonostante questi fosse privo di qualsiasi difesa,
La conoscenza dei soggetti del territorio, permetteva di riconoscere l’aggressore in un romano 24enne, che pratica lo sport del pugilato, noto alle forze dell’ordine e residente nel quartiere. L’individuo, era sottoposto a sorveglianza speciale per cui, nelle ore notturne, avrebbe dovuto trovarsi in casa.
Le difficili ricerche dell’autore della brutale violenza, grazie all’impegno e competenza degli investigatori, si concludevano con il suo rintraccio nonostante fosse nascosto in altro locale del palazzo dove abita.
Nel frattempo, gli altri militari riuscivano ad identificare la vittima del bruto, un pensionato 70enne, abitante e noto nel quartiere. A distanza di 36 ore, le sue condizioni appaiono sempre critiche per la gravità dei colpi ricevuti.
Per il 24enne, si sono aperte le porte di Regina-Coeli con la pesante accusa di “tentato omicidio” oltre alla violazione della norma sulla sorveglianza speciale.