Data la delicatezza della vicenda, le indagini venivano seguite e sviluppate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma i quali scoprivano che l’insegnante di pianoforte, S.M., 37enne di origini abruzzesi, aveva compiuto analoghi episodi in danno di un altro ragazzo 16enne, fatti risalenti al dicembre 2013.
Sulla base degli elementi di prova raccolti dagli investigatori, il S. Procuratore della locale Procura della Repubblica dr. Pantaleo Polifemo, avanzava richiesta dell’applicazione della misura cautelare nei confronti di S.M. per i reati di “violenza sessuale aggravata e continuata in danno di minori”, che veniva accolta e disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma.
L’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari a carico dell’insegnante di pianoforte veniva eseguita in mattinata dai militari dell’Arma, ponendolo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nel provvedimento si contesta all’indagato il reato di cui agli art. 609 bis e 609 ter del codice penale per avere agito con violenza e minaccia, mediante abuso di autorità, nonché esercitando in modo prevaricatorio ed intimidatorio il ruolo di educatore, al fine di costringere i citati minori a subire atti sessuali.