Roma, 11 maggio 2017 – A seguito di numerose telefonate al “112” per segnalare una “rissa in via della Conciliazione”, (proprio poco indicata!) la Sala Operativa inviava le pattuglie della Polizia di Stato presenti in zona.
Al loro arrivo, gli Agenti notavano due uomini che alla loro vista tentavano di allontanarsi mentre un terzo appariva ferito.
I Poliziotti si mettevano all’inseguimento dei due riuscendo a bloccarli. Seppure fermato, C.F., 40enne romano, urlava verso il terzo uomo ” io sono un bandito e non me ne frega ….infame t’ammazzo…!”
Con il sopraggiungere di altre autoradio, alcuni Agenti si ponevano a scudo del ferito mentre gli altri davano manforte ai colleghi che avevano fermato i due e che, pensando di intimorirli, li minacciavano affermando di “appartenere alla banda della Marranella” (ndr. quartiere periferico della Capitale, tra la Casilina e la Prenestina)
L’immediata perquisizione a carico dei due, portava al rinvenimento e sequestro addosso a C.F.. di due coltelli a serramanico, uno dei quali ancora sporco di sangue.
In attesa dell’arrivo dell’ambulanza, la vittima, come confermato anche da alcuni testimoni, riferiva di essere stato accoltellato poco prima, per futili motivi, proprio da C.F., palesemente ubriaco, che si trovava in compagnia dell’altro individuo fermato, un 52enne originario di Bari.
Mentre C.F. è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per “tentato omicidio” e anche di “possesso ingiustificato e violazione della legge sulle armi”, l’altro uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di “favoreggiamento”.
Ambedue risponderanno, sempre in stato di libertà perchè minacciare un Operatore di Polizia è una facoltà concessa dalle leggi italiane, anche di “minacce aggravate e resistenza a pubblico ufficiale”.