Roma, 20 marzo – In merito alla vicenda, raccogliamo dalla pagina ufficiale di faceboock, l’interrogazione scritta presentata dal senatore Andrea Augello al Ministro dell’Interno, che pubblichiamo.
Chi sa se otterrà risposta? Interverrà, in questo ennesimo abuso, il Prefetto? Diceva un grande: “Ai posteri, l’ardua sentenza”… chi vivrà, vedrà…
Ecco la verità sulla conferenza stampa di Tassone. Interrogazione a risposta scritta
Il sottoscritto Senatore, premesso che:
• lo scorso 18 Marzo il Presidente del X Municipio di Roma, signor Andrea Tassone, ha convocato la stampa cittadina per annunciare le sue dimissioni, motivandole con una sua impellente esigenza di richiamare l’attenzione del Sindaco Marino sull’emergenza criminalità che graverebbe sul territorio di Ostia e su una sua non meglio precisata impossibilità di gestire il turn-over dei dirigenti e quello della Polizia Locale;
• nella medesima conferenza stampa, il Presidente Tassone negava di aver ricevuto qualsiasi avviso di garanzia, ammettendo controvoglia di essere stato formalmente invitato dalla magistratura ad eleggere il proprio domicilio, ai sensi dell’articolo 161 del codice di procedura penale;
• sfortunatamente per il Presidente Tassone, l’articolo 161 del codice di procedura penale prevede che l’elezione di domicilio venga richiesta soltanto per cittadini indagati o imputati per qualche reato;
• sempre rivolgendosi alla stampa, il Presidente Tassone segnalava la necessità di procedere alla rotazione di alcuni dirigenti, tra i quali il Comandante del gruppo della Polizia Locale di Ostia;
• lo struggente appello, come si evince dalle cronache dei giornali Il Messaggero, Il Corriere della Sera, La Repubblica del 19 Marzo, è stato immediatamente raccolto dal Sindaco Marino, che ha annunciato l’affidamento della delega per il litorale all’Assessore alla legalità Sabella ed ha assicurato al Presidente Tassone di essere pronto ad esaudire ogni suo desiderio;
• secondo informazioni raccolte dall’interrogante, le dimissioni del Presidente Tassone avrebbero assai poco a che vedere con l’insidia mafiosa e devono piuttosto essere inquadrate in una triste storia legata ad un’inchiesta della Procura della Repubblica sulla manifestazione “Lungo il mare di Roma”, che si è svolta la scorsa estate sul lungomare di Ostia;
• un’indagine della Polizia Locale ha infatti portato alla luce prima una serie di irregolarità, debitamente segnalate alla Asl e all’ufficio tecnico competente, sia dal punto di vista igienico-sanitario, sia riguardo le evidenti lacune dal punto di vista urbanistico delle sei strutture utilizzate;
• approfondendo l’inchiesta, sono emerse – e questa è la cosa più grave – evidenti incongruenze tra la mancata quantificazione del canone dell’occupazione di suolo pubblico ed il valore delle opere a scomputo previste per la riqualificazione dei giardini storici presenti nell’area;
• per colmare questa lacuna veniva successivamente presentata una variante che stimava in circa 300.000 Euro il valore dei lavori per la riqualificazione dei giardini, cifra del tutto esorbitante rispetto alla realtà;
• la Procura della Repubblica, ai primi di Marzo, dopo aver acquisito gli atti ha quindi proceduto a chiedere l’elezione di domicilio – e quindi ad indagare – al Presidente Tassone, all’Assessore Caliendo, all’ex Direttore dell’ufficio tecnico Cafaggi, oltre a tre rappresentanti della Esse Group, organizzatrice dell’evento;
• risulta pertanto evidente come, al di là della difficile situazione ambientale dovuta alle infiltrazioni criminali nel territorio di Ostia, il Presidente Tassone si trovi attualmente in una difficile situazione giudiziaria proprio a seguito di un’inchiesta del gruppo della Polizia Locale competente per il suo Municipio;
• risulta pertanto del tutto scandalosa e interessata la sua richiesta di procedere al trasferimento del Comandante del Gruppo ed incomprensibile la copertura data a questa operazione da parte del Sindaco e dell’Assessore Sabella;
• tra l’altro non risulta, ad oggi, che nessun Comandante di Gruppo sia stato interessato da una richiesta di trasferimento da parte dell’amministrazione;
• le dimissioni del Presidente Tassone avrebbero quindi ragion d’essere soltanto se irrevocabili, anche per altre questioni che hanno travagliato la storia del suo breve e dimenticabile mandato, che riguardano diversi affidamenti diretti meritevoli di approfondimento e riferibili all’attività della cooperativa 29 Giugno, per non parlare della procedure di selezione dell’immobile in cui si dovrebbe trasferire il comando del Gruppo della Locale, già oggetto di un’altra interrogazione;
• da ulteriori indiscrezioni apparse sulla stampa, risulta invece che il Presidente Tassone intenda sopravvivere a sé stesso, con l’aiuto del Sindaco Marino;
• è ancora in corso l’attività degli ispettori prefettizi incaricati di valutare un’eventuale richiesta di scioglimento per mafia del Comune di Roma.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Senatore chiede al Ministro degli Interni se intenda segnalare al Prefetto i fatti richiamati in premessa, al fine di valutare se l’atteggiamento assunto dal Presidente del Municipio nei confronti del Comando della Polizia Locale di Ostia sia motivato da finalità di rivalsa dopo l’inchiesta e se, più in generale, l’insieme di avvenimenti collegati all’inchiesta su mafia capitale e segnalati in due diversi atti di sindacato ispettivo dall’interrogante, non suggeriscano di prendere in considerazione l’ipotesi di un immediato scioglimento del municipio per infiltrazioni mafiose.
Roma, 20 Marzo 2015 Il Senatore (Andrea Augello)