Roma, 26 ottobre 2018 – Le serrate indagini condotte dagli Uomini della Squadra Mobile di Roma e del Comm.to di P.S. San Lorenzo relative all’omicidio e stupro della minore D.M., avvenuto a Roma la notte tra il 18 e il 19 ottobre, hanno portato ad identificare un quarto uomo, il cittadino extracomunitario Salia Yusif, che nel frattempo si era reso irreperibile.
Salia Yusif è stato però localizzato dagli investigatori a Foggia, all’interno della zona denominata “ex pista” di Borgo Mezzanone, adiacente al C.A.R.A., ove insiste un insediamento di cittadini extracomunitari che non hanno più titolo ad essere ospitati all’interno della struttura.
Con l’ausilio del personale della Squadra Mobile di Foggia e del Servizio Polizia Scientifica, venivano effettuati incessanti servizi di osservazione ed appostamento, che consentivano di individuare una delle tante baracche dove il ricercato poteva nascondersi.
Coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, i Poliziotti hanno effettuato un blitz, circondando rapidamente la baracca dove il ricercato poteva essere nascosto sfondando la porta d’ingresso e facendo irruzione all’interno.
Il cittadino extracomunitario ricercato forniva diverse false generalità ma veniva scoperto ed identificato per il ricercato Salia Yusif e dichiarato in stato di fermo per il “concorso, con i due senegalesi Gara Mamadou e Minteh Bria e il nigeriano Alinno Chima, di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario della minore D.M., in concorso con altri in corso di identificazione” e accompagnato in Questura a Foggia.
L’immediata accurata perquisizione eseguita all’interno della baracca, portava al sequestro di 11 Kg di marijuana suddivisi in 50 pacchi, 194 gr. di hashish suddivisi in 3 pezzi, due buste di resina per un totale di 122 gr. e 4 dosi di metadone; inoltre sono stati rinvenuti una pistola giocattolo e un bilancino di precisione. Tutto lo stupefacente trovato, era nell’esclusiva disponibilità di Salia Yusif, che si trovava da solo nell’abitazione. Dell’operazione di Polizia Giudiziaria veniva informato il PM di turno della Procura di Foggia che disponeva, per quanto concerne la detenzione ai fini di spaccio di stupefacente, l’arresto e la traduzione dello straniero presso la Casa Circondariale di Foggia.
Gli investigatori continuano, senza sosta, le indagini per fare piena luce sulla morte di D.M..