Roma, 9 aprile 2020 – I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma questa mattina, a completamento dell’operazione “Thew Mask”, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del locale Tribunale nei confronti di A.I. (classe 1978), indagato per i reati di turbativa d’asta e inadempimento di contratti di pubbliche forniture.
Le tempestive e complete indagini condotte da G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma, sono scaturite dalla denuncia effettuata da CONSIP S.p.A. alla Procura della Repubblica di Roma, in relazione ad alcune anomalie riscontrate nell’ambito della procedura di una gara, del valore complessivo di oltre 253 milioni di euro, bandita d’urgenza per garantire l’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale (Dpi) e apparecchiature elettromedicali.
In particolare, il lotto n. 6 della gara, dell’importo di circa 15,8 milioni di euro, relativo alla fornitura di oltre 24 milioni di mascherine chirurgiche, veniva aggiudicato alla BIOCREA Società Agricola a Responsabilità Limitata che con l’Accordo Quadro con CONSIP, si impegnava, tra l’altro, alla consegna dei primi 3 milioni di mascherine entro 3 giorni dall’ordine.
A.I., però, che pur non figurando nella compagine societaria, era colui che manteneva i contatti con la Consip, lamentava l’esistenza di problematiche organizzative relative al volo di trasferimento della merce, asseritamente già disponibile in un punto di stoccaggio in Cina. La mancata consegna delle mascherine, allertava la Consip che
attraverso la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane, accertava presso l’aeroporto cinese di Guangzhou Baiyun, l’inesistenza del carico dichiarato.
Gli approfondimenti della Guardia di Finanza, mettevano in luce pregresse posizioni debitorie per oltre 150 mila euro nei confronti dell’Erario per violazioni tributarie da parte di BIOCREA, non segnalati al momento della gara d’appalto e quindi la possibilità di partecipazione alla gara e l’annullamento, in autotutela da parte di CONSIP, della intervenuta aggiudicazione.
Inoltre, le risultanze acquisite hanno dimostrato come la BIOCREA, che ha un oggetto sociale del tutto estraneo al settore merceologico relativo alla gara (“coltivazione di fondi, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse”), fosse una “scatola vuota” destrutturata, caratterizzata da un vero e proprio stato di inoperatività, sintomatica della originaria e assoluta inidoneità della stessa, per totale assenza di dipendenti, strutture, mezzi e capitali, a far fronte alle obbligazioni nascenti da un contratto come quello originariamente aggiudicato.
Sebbene il tentativo non sia andato a buon fine, A.I. si è immediatamente riorganizzato per provare ad aggiudicarsi un altro appalto pubblico, questa volta relativo alla fornitura di guanti, occhiali protettivi, tute di protezione, camici e soluzioni igienizzanti, per un valore complessivo di oltre € 73 milioni di euro, utilizzando altro soggetto giuridico, essendo la BIOCREA ormai “bruciata”.
La nuova società – DENTAL EXPRESS H24 S.r.l. – presentava, però, una inesistente capacità economica pressoché sovrapponibile a quella della BIOCREA; in aggiunta, un socio e membro del consiglio di amministrazione risultava gravato da precedenti penali, che A.I. tentava di togliere dal consiglio, alterandone le date.
Anche in questo caso, all’esito dei controlli, CONSIP S.p.A. rilevava l’incompatibilità con i requisiti di partecipazione richiesti ed escludeva l’operatore economico dalla procedura.
L’indagine – definita dal G.I.P. «tempestiva rapida ed efficace» – ha consentito di dare pieno riscontro dei fatti denunciati e fornire a carico di A.I. ulteriori elementi idonei a rinforzare il quadro accusatorio, grazie anche alle intercettazioni telefoniche disposte d’urgenza dal PM e poi convalidate dal GIP, e l’emissione del provvedimento restrittivo a suo carico.