Convocata a scuola con la madre, separata, davanti al preside, la giovane svelava che il cambiamento era dovuto alle “attenzioni sessuali” subite dal compagno 65enne della madre, durante la sua assenza. L’uomo, rifiutato, aveva iniziato ad attenzionare anche la sorellina più piccola.
Immediata la segnalazione del preside al Commissariato di Fiumicino, diretto da Giuseppe Rubino che fissano un incontro con la minore. La ragazza, spaventata, fugge da casa ma gli Agenti riescono a rintracciarla e, con le dovute accortezze ed assistenza, parlarle.
Emerge così che la giovane era scappata perchè esasperata dalle molestie iniziate e subite dall’ottobre del 2016. T.R., il compagno della madre, approfittando delle assenze di questa, cercava di baciarla, la palpeggiava nelle parti intime mentre le si strusciava addosso, entrava nel bagno quando lei faceva la doccia e una volta, infastidito dai suoi rifiuti, l’aveva sbattuta al muro cercando di penetrarla. Inoltre, nell’ultimo periodo, il 65enne aveva iniziato a rivolgere le sue “attenzioni” anche alla sorellina più piccola. Tali circostanze, erano state confessate dalla vittima alla sua amica fidata ed al suo fidanzato, che confermavano la versione.
Raccolti ulteriori elementi di prova, per T.R. si sono aperte le porte del carcere con la grave accusa di “violenza sessuale continuata”.