I provvedimenti emessi dal GIP del Tribunale di Roma sono riconducibili alle risultanze investigative raccolte nel corso di un’indagine condotta dal NAS di Roma, con l’ausilio del personale specializzato del Reparto Tecnologie Informatiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma e coordinata da un pool della Procura della Repubblica di Roma relativamente alle ipotesi di reato di falso e truffa in danno della sanità pubblica.
Contestualmente all’esecuzione dei 17 provvedimenti cautelari, l’Autorità giudiziaria di Roma ha disposto il sequestro preventivo per equivalente pari all’ammontare di 7,5 milioni di euro, somma riconducibile alla indebita richiesta economica eccedente le prestazioni realmente erogate della struttura ospedaliera.