In data 20 febbraio, la segnalazione veniva fornita al Commissariato Romanina che, in collaborazione con la IV Sezione della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, con l’ausilio di intercettazioni audio-video nei bagni, hanno potuto “cristallizzare” quanto avveniva, intervenendo in flagranza di reato di “violenza sessuale aggravata” ed arrestando G.P. che è rimasto in silenzio, per poi essere condotto in carcere a disposizione dell’A.G.
Durante la perquisizione domiciliare, effettuata presso l’abitazione dell’indagato, la sua autovettura e l’armadietto usato presso la scuola, i poliziotti hanno sequestrato tutto il materiale informatico rinvenuto.
Sono tuttora in corso indagini atte a verificare l’eventuale commissione di altri fatti delittuosi.