Così, scontata la pena, ha ricominciato con la pedofilia.
La sua modalità di approccio è rimasta sempre la stessa: fingersi – a seconda delle circostanze e luoghi – di essere un fisioterapista o un insegnante di ginnastica artistica, carpire quindi la fiducia delle minori e dei genitori per poi abusarne.
Fra gli ultimi episodi, quello della piccola di 9 anni, che è stata avvicinata mentre si trovava in compagnia del padre e della sorellina di 5 anni. In questo caso, si era presentato come insegnante di ginnastica artistica e stava selezionando bambine per uno spettacolo che si sarebbe tenuto in occasione di una festa parrocchiale. Per avvalorare la sua “qualifica”, invitava il padre presso una parrocchia conducendo le bambine nell’annesso teatro teatro parrocchiale.
Rimasto solo con la più grande, il malfattore portava a termine il proprio disegno criminoso.
Nelle indagini anche un tentativo di violenza sessuale ad una ragazza 15enne.
A conclusione delle indagini svolte dagli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile e del Commissariato Casilino, coordinate dalla Procura della Repubblica, il Gip ha emesso una misura cautelare in carcere nei suoi confronti con l’accusa di “violenza sessuale e corruzione di minorenne ai danni di due bambine di 9 e 5 anni” nonché di “tentata violenza sessuale” nei confronti di una 15enne, provvedimento eseguito in mattinata.
Gli investigatori stanno svolgendo ulteriori indagini per accertare eventuali altri reati ma anche gli eventuali rapporti fra il pedofilo ed i responsabili del teatro parrocchiale.
Certamente la pena non è stata sufficiente a far redimere P.L.. Ci si augura che la prossima sentenza possa essere determinante e non far vivere esperienza così traumatizzanti ad altre povere giovani vittime innocenti