Velletri: Morire accoltellato a 32 anni per una lite condominiale. Arrestato l’albanese assassino
Ha confessato l’autore dell’omicidio del commercialista Francesco Maria Pennacchi
Velletri (Rm), 27 novembre – Intorno alla mezzanotte di ieri, il giovane ma noto commercialista Francesco Maria Pennacchi, era nel suo studio al quarto piano di via dei Volsci, con due amici veliterni di 35 e 26 anni. Forse i tre coetanei, scherzando, avranno anche alzato il tono della voce.
Questo è stato sufficiente perchè il vicino, Lorenc Prifti, cittadino albanese di 43 anni, di professione fornaio, da molto tempo residente a Velletri e che stava riposando insieme alla sua famiglia in un appartamento accanto, si alzasse infastidito, dirigendosi verso la porta del vicino per chiedere spiegazioni.
Nasceva una discussione fra i due, con spintoni e insulti. Il fornaio estraeva un grosso coltello da cucina che aveva con sè menando alcuni fendenti al torace del giovane commercialista che crollava in una pozza di sangue, vicino ai due amici che tentavano di soccorrerlo, trascinandolo al vicino ascensore e richiedendo, nel contempo, l’intervento del ‘112’.
Immediato l’arrivo dei Carabinieri della Compagnia di Velletri e degli Agenti del locale Commissariato della Polizia di Stato che, giunti sul posto, udivano urla provenire dal vano ascensore rimasto bloccato all’altezza del secondo piano.
Veniva richiesto l’intervento dell’ambulanza del 118 e dei Vigili del Fuoco che riuscivano a liberare gli occupanti.
Francesco Maria Pennacchi, riverso nel suo sangue, veniva trasportato all’ospedale civile di Velletri ove decedeva subito dopo a causa delle profonde ferite al torace riportate nell’aggressione.
La battuta effettuata dalle Forze dell’Ordine, consentiva di rintracciare Lorenc Prifti, poco lontano dal luogo dell’omicidio mentre in un vicino tombino, veniva recuperata l’arma del delitto, un coltello da cucina con una lama della lunghezza di circa 20 cm, intriso del sangue della vittima,
Lorenc Prifti, dopo un lungo interrogatorio condotto alle prime ore del mattino personalmente dal sostituto Procuratore della Repubblica, Giuseppina Corinaldesi, avrebbe ammesso le proprie responsabilità.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Velletri in attesa di convalida dell’arresto. La salma del giovane commercialista è ora in attesa dell’autopsia, già disposta dal Magistrato.
L’episodio ha suscitato sgomento e sconforto nella popolazione veliterna, dove il giovane Francesco Maria Pennacchi era conosciuto ed apprezzato da tutti.
Resta da chiedersi se è possibile affrontare una discussione condominiale armati di un coltellaccio da cucina con il quale uccidere un uomo come fosse un animale, stroncando così la sua giovane vita.
Ma questo è un problema di cultura ed integrazione, di cui tanto si parla ma che si conquista soltanto imparando a vivere con le civili regole democratiche e non quelle della sopraffazione violenta.