Per portare a termine le truffe on-line, tentano di avvalersi di un senza fissa dimora.
Roma, 27 agosto – Nel pomeriggio del 25 agosto, nel corso di mirati servizi antiborseggio predisposti dal Compartimento della Polizia Ferroviaria per il Lazio, e diretti dal Dr. Domenico Ponziani, nei pressi dei capolinea degli autobus che collegano la capitale all’aereoporto di Fiumicino, il personale della squadra di Polizia Giudiziaria notava due giovani che si aggiravano con fare sospetto tra i turisti.
Ritenendo di aver individuato dei borseggiatori gli agenti ne seguivano i movimenti con particolare attenzione, allorquando con sorpresa si accorgevano che i due si dirigevano verso un senza fissa dimora colloquiando a lungo con lo stesso.
Appena allontanatisi, mentre alcuni operanti continuavano ad osservarli, altro personale richiedeva alla persona quale fosse stato il motivo del colloquio e lo stesso riferiva che dietro compenso di 30 euro gli avevano chiesto di effettuare delle operazioni presso il vicino ufficio postale.
A questo punto i due giovani venivano fermati ed accompagnati presso gli Uffici dove si accertava che non erano borseggiatori ma due cittadini italiani C.C. di anni 34 e C.A. di anni 31, trovati in possesso di alcune carte Post Pay e Pay Pal di cui alcune bloccate ed una di illecita provenienza.
Per tale motivo venivano tratti in arresto e processati con rito direttissimo nella mattinata odiena.
Da ulteriori accertamenti ancora in corso sta emergendo che i due erano dediti alla commissione di truffe on-line con decine di persone già truffate ed altrettante in fase di identificazione in tutta Italia, dal Piemonte alla Campania alle Marche.
Le truffe consistevano nella falsa offerta di beni quali cellulari, ruote per auto, marmitte, Kite surf ed altri beni di consumo tutti inserzionati con foto sui principali siti di acquisti on-line a scapito degli ignari acquirenti.
La fiorente attività dei due giovani, si era cosi estesa da averli indotti a dedicarsi anche al “mercato immobiliare” offrendo in affitto inesistenti case in località di vacanza.
Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati ad individuare ulteriori vittime dei raggiri on-line da parte dei due giovani che spesso cambiavano nomi ed utenze per evitare di farsi rintracciare.