Gli Agenti della Sezione “Criminalità straniera” della Squadra Mobile avevano notato uno strano ed inusuale “andirivieni” di macchine e persone nell’area garage situato all’interno di un seminterrato di un complesso condominiale.
Gli appostamenti permettevano di individuare l’esatto box in uso a due albanesi che veniva monitorato.
Così, quando i Poliziotti hanno visto i due intenti a prelevare dei pacchi completamente sigillati con del cellophane per garantirne l’impermeabilità, dall’interno del garage e depositarli sulle due macchine, sono rapidamente intervenuti bloccandoli prima che gli stessi potessero tentare un qualsiasi tipo di reazione o darsi alla fuga.
L’immediato accertamento, consentiva verificare che all’interno dei pacchi, vi era della cocaina.
Nel garage, sono stati rinvenuti altri pacchi per un totale complessivo di 27 “pani” ed un peso di circa 32 chilogrammi di cocaina.
Nell’ispezione ai mezzi, gli investigatori scovavano un vano occulto ricavato all’interno del cruscotto ed apribile solo attraverso un meccanismo appositamente costruito. Al suo interno, erano nascosti circa ventimila euro in contanti divisi in mazzette. Dopo aver controllato tutto il garage e le altre autovetture utilizzate dai due albanesi, tutte di grossa cilindrata, gli agenti della Squadra Mobile perquisivano le loro abitazioni rinvenendo e sequestrando altro denaro, circa quarantamila euro in contanti diviso in mazzette, nonché una pistola di piccolo calibro, quindi facilmente occultabile, carica e perfettamente funzionante, risultata rubata a Roma due anni fa.
Terminate le perquisizioni M.A. e V. A., rispettivamente di cinquanta e trentasei anni, sono stati portati in Questura e successivamente associati presso la casa circondariale di Regina Coeli a disposizione della Autorità Giudiziaria.
L’ingente quantitativo sequestrato avrebbe fruttato diversi milioni di euro una volta rivenduto sul mercato locale. Si tratta, infatti, di uno dei più importanti sequestri di cocaina eseguiti a Roma negli ultimi tempi che lascia intendere il coinvolgimento di un’organizzazione criminale, sulla quale sono in corso approfondimenti investigativi.
Le indagini verranno estese anche sulla pistola sequestrata, al fine di stabilire se la stessa sia stata usata per commettere altri reati.
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