(foto: Ansa)
Roma, 1 ottobre – Tra ieri ieri sera e oggi, ha danneggiato ben quattro chiese un 39enne ghanese, con numerosi precedenti di polizia ma regolare nell’italietta di oggi.
Ieri sera, l’uomo, alto circa un metro e 80, all’interno della Basilica di Santa Prassede, nei pressi di Santa Maria Maggiore, al centro di Roma, ha danneggiato le statue di Sant’Antonio e Santa Prassede.
Ha poi danneggiato altre tre Chiese venendo fermato, in via di Ripetta. dagli Agenti del Commissariato Viminale.
L’uomo, prima di essere sottoposto a fermo e posto a disposizione della Magistratura per rispondere di “vilipendio alle istituzioni religiose con l’aggravante dell’odio religioso”, è stato sottoposto a controllo medico in quanto, nell’ultimo danneggiamento, si è ferito ad un piede.
La domanda nasce spontanea: al suo paese, per questo reato, cosa gli sarebbe successo? Se per una vignetta offensiva al loro Dio, nella giusta difesa della propria religione, si fa una strage, questo “signore” pregiudicato, può stare ancora in questo nazione ormai ridotta a barzelletta del mondo? Applichiamo nei suoi confronti il codice penale del suo paese!
E continuiamo con la barzelletta di accoglienza e civiltà…