Lotta al traffico di stupefacenti e al possesso di armi nei Comuni della provincia romana. 10 gli arrestati

Impiegate anche unità cinofile. Sequestrate due pistole
Roma, 25 gennaio 2017 – Sono dieci le persone arrestate nella lotta al traffico di stupefacenti ed armi nelle ultime 48 ore, da parte dei Carabinieri dei Comandi fuori dalla Capitale dipendenti dal Comando Provinciale di Roma, comandato dal Generale Antonio De Vita.
 
A Cerveteri, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Civitavecchia unitamente a quelli delle Stazioni Carabinieri di Cerveteri e di Ladispoli e il supporto delle unità cinofile di Santa Maria di Galeria addestrate alla ricerca di sostanze stupefacenti e di armi o esplosivi, hanno fatto irruzione in un’abitazione dove, grazie al fiuto dei cani Ron e Runa,  hanno rinvenuto e sequestrato quasi mezzo chilo di cocaina, in parte già divisa in dosi, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi, nonché una pistola Beretta cal. 7,65 con matricola abrasa insieme ad un proiettile calibro 38 Special.  A finire in manette, padre e figlio di di 58 e 18 anni. Dovranno rispondere di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di munizionamento e detenzione di arma clandestina”, arma sulla quale verranno svolti accertamenti dai Carabinieri del Racis. 
 
Colleferro –  I Carabinieri della Stazione di  Labico avevano notato la presenza di un’auto Audi Q5, con a bordo tre persone, già note alle Forze dell’Ordine. Dopo averli seguiti mentre si allontanavano dal Paese, i militari decidevano di procedere al loro controllo. L’accurata ispezione, permetteva di rinvenire una pistola semiautomatica calibro 9, marca Beretta, modello 34 (arma già in dotazione alle Forze Armate e di Polizia), con matricola parzialmente illeggibile e quindi ritenuta clandestina. La pistola veniva sequestrata e sarà sottoposta ai previsti accertamenti per stabilirne la provenienza e il suo eventuale utilizzo in precedenti episodi  delittuosi. I tre sono stati accompagnati agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli. 
 
Ostia – L’ormai collaudata tecnica degli spacciatori di utilizzare gli ultimi piani di immobili popolari quali centrali di spaccio al dettaglio riparate da grate e porte blindate,  a tutela contro qualche cliente pericoloso ma soprattutto un ostacolo,  talvolta insormontabile, se chiuso in faccia agli operatori delle Forze dell’Ordine in quanto da  il tempo di liberarsi delle sostanze, non ha funzionato con un giovane romano 29enne, che già nello scorso mese di agosto aveva subito un controllo del genere, conclusosi in quella circostanza solo con una segnalazione amministrativa. I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia Roma Ostia, infatti, dopo un’attenta osservazione per studiarne i movimenti, sono riusciti a fermarne la frenetica attività di spaccio. Così, il pusher anche questa volta ha fermato l’accesso dei militari, precipitandosi a gettare dalle finestre degli involucri per poi aprire la porta e la grata. Ma questa volta c’erano le vedette ma non le sue bensì quelle dei Carabinieri, accompagnati da un’unità cinofila composta dal cane “Balboa” e dal suo conduttore. Il cane ha subito rintracciato lo stupefacente gettato, all’interno di un campo sportivo dismesso in via Fasan di Ostia, sul quale si affacciava l’immobile alla cui sommità era stata elevata la mansarda blindata, consentendo il recupero ed il sequestro di varie dosi di cocaina, per complessivi 14 g. circa, di hashish, per complessivi 6 g. ed una dose di marijuana oltre a materiale da taglio e confezionamento, bilancini e la somma contante di 380€. Il giovane è finito è manette e, in attesa del processo, dopo la convalida dell’arresto … rimesso in libertà…!
 
Cesano (RM) – Ieri sera, i Carabinieri della Stazione di Cesano unitamente ai colleghi del Nucleo Cinofili di Roma Santa Maria di Galeria, hanno arrestato un 53enne nigeriano con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Con una serie di servizi di appostamento e pedinamento, i militari hanno individuato l’abitazione dell’uomo. Nell’abitazione, il cane fiutava lo stupefacente nascosto, permettendo il rinvenimento e sequestro di alcune decine di dosi di cocaina e marijuana pronte per essere immesse sul mercato, bilancini di precisione e materiale per il taglio e confezionamento.
 
Acilia (RM) – Stavano effettuando un posto di controllo in via di Ponte Ladrone i Carabinieri della Stazione di Acilia quando hanno proceduto al controllo di un’autovettura, il cui conducente ha esibito i documenti richiesti senza batter ciglio. Ancora una volta, negli Uomini abituati ai controlli stradali, scatta quel certo sesto senso, così da un attento esame, i militari dell’Arma accertavano la contraffazione del documento. La perquisizione personale e veicolare, portava al rinvenimento e sequestro di alcune decine di dosi tra hashish e marijuana e 400 euro in contanti ritenuti provento della sua illecita attività. Accompagnato in Caserma, dal controllo delle impronte digitali, emergeva che il fermato era un 37enne barese ed a suo carico c’era  un provvedimento di cattura dovendo  scontare la pena di 6 anni di reclusione per reati in materia di stupefacenti.  Per il barese in trasferta, un soggiorno a Regina Coeli.
 
Tivoli Terme (RM) – I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme avevano avuto notizia  che L. G., 52enne romeno, era ricercato a Bucarest ma si aggirava in Paese. Così, coordinati dal Comando Compagnia Carabinieri di Tivoli, i militari hanno svolto una serie di delicate indagini che hanno consentito di accertare che l’uomo frequentava un appartamento in via dei Fauni.  I Carabinieri decidevano di fare un’irruzione, trovando nell’interno un uomo che esibiva un documento intestato a persona diversa. Accompagnato in Caserma,  il riscontro dattiloscopico consentiva di accertare la reale identità del ricercato romeno L. G., a carico del quale risultava un mandato d’arresto europeo emesso dal Tribunale di Bucarest per l’espiazione di 15 anni di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti. Notificatogli il provvedimento, L.G.  è stato portato in carcere a “Regina Coeli”, a disposizione della Corte d’Appello di Roma.
 
Roma San Vittorino – I Carabinieri della Stazione di San Vittorino Romano, comandata dal Maresciallo Pietro Di Iorio in collaborazione con i Carabinieri della Stazione di San Gregorio da Sassola comandata dal maresciallo Fabio Mineo, coordinati dal Comando Compagnia Carabinieri di Tivoli,  al termine di un’articolata attività volta alla repressione dei reati relativi agli stupefacenti, svolta nelle zone di Corcolle, Fosso San Giuliano, Castelverde e Villaggio Prenestino, a Roma in zona Fosso San Giuliano, individuavano un 30enne, già noto per reati in materia di stupefacenti,  che poteva essere colui che riforniva i pusher locali di “Marijuana”.
Mentre l’individuo si apprestava ad allontanarsi  da casa con un sacco nero della spazzatura, i Carabinieri appostati uscivano allo scoperto intimandogli di fermarsi ma lo stesso tentava la fuga a piedi, inseguito dagli investigatori. Inutile risultava il tentativo di disfarsi del sacco. I Militari riuscivano a raggiungerlo e bloccarlo, recuperando il sacco che risultava contenere kg. 1,200 di “marijuana”, pronta per essere immessa sul mercato e da cui era possibile ricavare circa 6000 dosi medie. Nell’abitazione, veniva rinvenuto e sequestrato materiale per il confezionamento delle dosi, bilancini di precisione e una cospicua somma di denaro in contanti. L’uomo è stato arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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