Roma, 13 febbraio 2020 – Tranquilla notte tra sabato e domenica nel bar dell’area di servizio di Roma “Salaria Ovest”. All’interno due tranquilli avventori, quando entra un uomo, travisato con passamontagna, armato di pistola e un carrello di plastica. Dopo aver minacciato i due giovani avventori, passando dietro al bancone, minacciava ed intimava al cassiere di versare nel carrello l’incasso, i tabacchi in vendita e i gratta e vinci e, per velocizzare le operazioni, mantenendo la pistola puntata, con l’altra mano gettava nel carrello i pacchetti di sigarette.
Prelevato quanto c’era, mentre portava fuori il carrello, esplodeva in aria un colpo di pistola, terrorizzando il cassiere e la cliente avviandosi alla macchina per scaricare quanto rapinato.
Il giovane che era nel bar, che era un Poliziotto libero dal servizio e che, per non far correre rischi ai presenti era rimasto calmo, accertato che nessuno aveva riportato danni e che la pistola del rapinatori si era rivelata una scacciacani, dava l’allarme e avvertiva un collega che si trovava nelle vicinanze.
Quindi, mentre il rapinatore stata completando le operazioni ed pronto per fuggire, si qualificava ingaggiando con il malfattore una violenta colluttazione, bloccandolo fino all’arrivo del collega mentre sopraggiungevano anche alcune pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Lazio e della Polizia Stradale.
Il rapinatore, poi identificato per S.A., 33enne italiano pregiudicato, veniva accompagnato presso il Commissariato Vescovio, reparto di appartenenza dei due agenti, per gli ulteriori accertamenti.
Emergeva che l’autovettura usata da S.A. era provento di furto ed il bottino era costituito dalla somma di 539 euro, 27 gratta e vinci e 439 pacchetti di sigarette, che venivano restituiti al responsabile della società che gestisce il bar.
L’immediata perquisizione nell’abitazione di S.A. consentiva il sequestro di un bilancino di precisione e una modica quantità di sostanza stupefacente nonché un motoveicolo in uso all’uomo, anch’esso risultato rubato.
Mentre proseguono le indagini per accertare eventuali altri simili reati commessi da S.A., si procedeva al suo arresto per rispondere dell’imputazione di “rapina aggravata, ricettazione e violenza a pubblico ufficiale”, in quanto durante la colluttazione l’agente rimaneva ferito, seppur in modo lieve.