Alcuni commessi, però, stanchi di quanto avviene quotidianamente, coraggiosamente si lanciavano al suo inseguimento. Il rapinatore, per farli desistere, nei pressi di via Filippo Bernardini, esplodeva alcuni colpi con la pistola che teneva ancora in mano.
Un Agente della Polizia di Stato, occasionalmente in transito, notava la scena. Lo “Sbirro”, come vengono definiti da personaggi alla ricerca ed in attesa di candidatura politica, nonostante fosse libero da servizio, bloccava la macchina e si poneva all’inseguimento dell’uomo armato, qualificandosi ed intimandogli di gettare a terra la pistola, intimazione che, ovviamente, non veniva accolta. Con determinazione, l’Agente lo bloccava ingaggiando una colluttazione e vincendo la sua resistenza.
I presenti, saputo quanto stava avvenendo, tentavano di aggredirlo e lo “sbirro”, a questo punto, doveva difenderlo per sottrarlo al linciaggio fortunatamente aiutato dall’immediato arrivo dell’autoradio del commissariato Aurelio.
Negli uffici di Polizia, l’uomo veniva identificato per S.F., romano di 36 anni, con vari precedenti di Polizia, veniva arrestato per “rapina aggravata” e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’arma, sequestrata, risultava essere la replica della pistola Beretta modello 92 priva di tappo rosso, mentre il bottino, pari a 538 euro, è stato recuperato e restituito all’esercente.
Ora, c’è solo da augurarsi che il valoroso Agente non venga magari incriminato per “stalking” o “violenza privata”, per aver interrotto l’attività “lavorativa” del rapinatore…
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