Roma
Monterotondo – Traffico stupefacenti – Droga e telefoni nel carcere di Rebibbia – 10 arresti – VIDEO
Monterotondo, 12 dicembre 2016 – Sotto il diretto controllo del Procuratore della Repubblica di Tivoli, dott. Francesco Menditto, che ha emesso un comunicato, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo comandata dal Capitano Salvatore Ferraro, e della Sezione di polizia giudiziaria della Procura di Tivoli, stamattina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di dieci persone (5 custodie cautelari in carcere, 4 arresti domiciliari e un divieto di dimora nel Comune di Roma), emessa dal GIP del Tribunale di Tivoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, estorsione e violazione degli obblighi in materia di sorveglianza speciale.
Contemporaneamente, altri militari hanno dato esecuzione a numerose perquisizioni nei comuni di Guidonia Montecelio, Fonte Nuova, Mentana e nei quartieri romani di Settecamini, San Basilio e presso il carcere di Rebibbia, disposte dalla stessa Procura della Repubblica.
L’indagine, coordinata dall’Autorità Giudiziaria di Tivoli, ha avuto inizio lo scorso mese di marzo, a seguito dell’arresto in flagranza di un giovane, trovato in possesso, a Fonte Nuova, di 500 g di hashish.
I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di individuare un gruppo di persone che, rifornite periodicamente da una persona con gravi precedenti penali originaria del quartiere romano di San Basilio, organizzavano e gestivano, sia direttamente che avvalendosi di collaboratori, lo spaccio di droga, prevalentemente hashish e cocaina, nelle zone di Fonte Nuova (Santa Lucia e Tor Lupara) e Mentana.
Le complesse indagini – condotte attraverso le intercettazioni telefoniche, l’installazione di telecamere nella pubblica via ed i numerosi servizi di pedinamento – hanno consentito negli scorsi mesi di eseguire dodici arresti in flagranza (che, dunque, si aggiungono alle 10 misure cautelari eseguite oggi) e di sequestrare oltre 35 kg di hashish nonché rilevanti quantitativi di cocaina e marijuana.
Sono state, inoltre, accertate consegne di sostanze stupefacenti nel carcere di Roma Rebibbia, eseguite approfittando dei colloqui dei familiari con i detenuti, alcuni dei quali precedentemente tratti in arresto nel corso dell’odierna indagine, stupefacente che veniva ordinato da detenuti ristretti in carcere mediante l’utilizzo clandestino di un telefono cellulare.
È stata, quindi disposta dalla predetta Magistratura una perquisizione all’interno della citata Casa Circondariale, al fine di rintracciare il telefono cellulare utilizzato per le comunicazioni illecite.
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Ancora una volta, l’impegno delle forze di polizia giudiziaria, specificamente dell’Arma dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica, ha consentito di intervenire su un pericoloso sistema criminale, con l’arresto di numerose persone per le quali il Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati, con sequestri di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente destinata alla vendita.