Roma, 10 marzo 2020 – Nel corso di un normale controllo di un’autovettura condotta da un romano da parte degli Agenti della 7^ Sezione “Antidroga” della Squadra Mobile della Questura di Roma, questi assumeva un atteggiamento che insospettiva i Poliziotti.
Scattava così quello che una volta contraddistingueva investigatori, il famoso “fiuto”. Terminato il controllo di polizia, gli uomini della Mobile decidevano di pedinarlo.
L’uomo, F.H., italiano, immune da precedenti di polizia, dopo un largo giro, si introduceva in un box.
I Poliziotti potevano così vederlo prelevare e caricare sull’auto alcuni panetti di hashish. Immediato l’intervento degli Agenti che lo bloccavano sequestrando tutto il carico, consistente in ben 110 kg di hashish ripartiti in pezzi di dimensione regolare, tipica presentazione dello stupefacente preparato per le successive cessioni, che avrebbe fruttato sul mercato più di mezzo milione di euro.
La droga veniva sequestrata.
L’attenta ispezione all’autovettura, consentiva di accertare l’installazione di un elaborato congegno che permetteva di scoprire un doppiofondo, ricavato nel vano airbag al quale si accedeva attraverso una sofisticata ed ingegnosa sequenza di operazioni da eseguire all’’interno della stessa. A motore acceso, era necessario premere il pulsante dello sbrinatore del lunotto posteriore e contemporaneamente pigiare una vite posta sotto lo sterzo e l’accendisigari e, solo a questo punto, un dispositivo elettronico avrebbe sbloccato lo sportello dell’airbag consentendo l’accesso al doppiofondo utilizzato per il trasporto degli stupefacenti.
Anche l’autovettura, quale mezzo utilizzato per la consumazione del reato, veniva sottoposta a sequestro.