Roma, 01 giugno 2019 – La scorsa settimana, personale della Polizia Locale Roma-Capitale, aveva proceduto al sequestro di un’area industriale di circa 500 mq in zona Ardeatina, ove erano state ammassate circa 12 tonnellate di rifiuti pericolosi e non, nell’ambito delle indagini connesse sulla filiera clandestina della gestione dei rifiuti.
Il servizio di appostamento predisposto dal Comando Generale di Roma Capitale, cui hanno partecipato personale della Polizia Locale di Roma-Capitale e della Polizia Metropolitana di Roma Capitale (già Polizia Provinciale di Roma), permetteva di sorprendere G.D., 36 anni, che unitamente a quattro complici, tutti di nazionalità romena, rimuoveva i sigilli apposti al sito mentre sopraggiungevano due furgoni sui quali iniziavano a caricare le tonnellate di batterie esauste ed un centinaio di cerchi metallici di ruote dismessi, materiale anch’esso già posto sotto sequestro nei giorni precedenti.
All’intervento della Polizia Locale, i ladri tentavano di allontanarsi in direzioni diverse.
Gli Agenti operanti riuscivano a fermare i cinque autori materiali del furto e, poco lontano, i due mezzi sui quali era stato caricato il materiale da asportare con a bordo tre italiani ed un egiziano.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i cinque che avevano rimosso i sigilli, sono stati arrestati mentre i fuggitivi sono stati denunciati in stato di libertà per gestione e trasporto illecito di rifiuti. I veicoli sono stati sequestrati.
L’ennesima brillante operazione condotta dalla Polizia Locale, dove indurre i ‘legislatori’, a rivedere la normativa ed attuare la Riforma della Polizia Locale, che seppure mantenuta dal Comune di appartenenza, deve essere svincolato dal contratto di lavoro unitario con il personale amministrativo dell’autorità politica locale.
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