Grazie alla collaborazione dei cittadini, arrestato lo stupratore della tassista
L’identikit diramato ha permesso di identificare l’uomo
Roma, 11 maggio – È durata poco più di 48 ore l’impunità del violentatore della tassista M.M. che alle 7 del giorno 8 maggio, si era fatto condurre nella zona appartata denominata “Piana del Sole” fingendo di dover andare in un casolare che si trova proprio al termine di una strada chiusa, non più asfaltata, in una laterale di via Pescina Gagliarda. Lì, l’uomo afferrava M.M. per i capelli, le sferrava un pugno e la costringeva ad avere un rapporto sessuale. rapinandola e fuggendo per i campi.
La vittima denunciava l’accaduto al “113”. Immediate le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica che autorizzava la diffusione dell’identikit dello stupratore, elaborato dal Gabinetto Scientifico della Questura di Roma, mentre venivano analizzate altre rapine subite da tassisti in zona e accertamenti tecnici di varia natura, compresi esami alla ricerca di Dna del malvivente.
Intanto al “113” pervenivano le prime segnalazioni che venivano vagliate dagli investigatori. Fra le altre, quella di un tassista che affermava aver accompagnato un uomo, somigliante a quello dell’identikit, in una delle strade limitrofe a via Pescina Gagliarda. Il tassista, precisava che lo sconosciuto cliente non gli aveva pagato la corsa, per cui si era fatto lasciare il numero di cellulare che ancora conservava.
Gli immediati accertamenti esperiti, consentivano di identificare l’intestatario del cellulare, risultato essere S.B., nato a Roma il 13.02.1985. La ricognizione fotografica effettuata dalla vittima, permetteva il riconoscimento dell’uomo quale autore della violenza e rapina senza alcuna ombra di dubbio.
Venivano subito diramate le ricerche di S.B. che veniva rintracciato nella giornata di ieri, dagli Agenti in via Pineta Sacchetti angolo via Alciato. Lo stupratore, alla vista dei poliziotti tentava la fuga ma veniva raggiunto e bloccato dagli operatori di Polizia e condotto immediatamente in Questura. Alla presenza del suo legale, S.B. veniva sentito dal Pubblico Ministero procedente mentre scattava la perquisizione domiciliare a suo carico, ove venivano rinvenuti i capi di abbigliamento che indossava al momento della commissione della violenza e fedelmente descritti dalla donna.
S.B. ammetteva le proprie responsabilità penali venendo fermato, in tarda serata, quale indiziato di delitto per “violenza sessuale e rapina” ed associato nella Casa Circondariale di Regina Coeli a disposizione della Magistratura.