Capena, 24 luglio – I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Monterotondo com
andante dal Capitano Salvatore Ferraro, sono intervenuti a Manciano di Capena dove una donna, un’italiana quarantasettenne, in casa, era stata attinta alla coscia sinistra da un colpo di pistola, esploso da distanza ravvicinata.
Immediatamente soccorsa, la vittima è stata trasportata in codice rosso all’ospedale “Gemelli” di Roma, e sottoposta ad intervento chirurgico vascolare per lesione della vena safena, trovandosi tuttora in prognosi riservata.
I militari dell’Arma, profondi conoscitori del territorio, con una pronta e complessa attività info-investigativa, ricostruivano l’accaduto ricercando e rintracciando il compagno della donna, un ventottenne cittadino romeno, già noto alle forze dell’ordine.
L’uomo forniva una serie di versioni che entravano in contrasto l’una con l’altra finchè emergeva che lo stesso, in evidente alterazione causata dallo stato di ebbrezza, al culmine di una violenta lite scoppiata per futili motivi, le sparava.
L’accurata perquisizione eseguita dai Carabinieri consentiva di rinvenire e sequestrare, occultata nella vegetazione alle spalle dell’abitazione, la pistola con la quale il pregiudicato aveva sparato, risultata essere un’arma giocattolo opportunamente modificata nelle parti meccaniche, con il relativo munizionamento.
Il romeno, tratto in arresto con l’accusa di “tentato omicidio e detenzione di arma alterata”, è stato tradotto presso la casa circondariale di Roma Rebibbia a disposizione dell’A.G. di Tivoli.