Nelle prime ore della mattinata di ieri, Carabinieri e Poliziotti avevano iniziato l’attività di pedinamento di alcuni pregiudicati romani, che facendo uso di parrucche, occhiali e cappelli, si erano travisati per consumare una rapina all’interno di un istituto di credito in località Villa Adriana a Tivoli (Roma).
Mentre uno dei rapinatori si era già posizionato all’interno della filiale fingendosi in attesa davanti alla cassa, un secondo rapinatore si apprestava ad entrare nella banca, ambedue con indosso delle fascette stringi-cavo e dei coltelli, pronti da utilizzare per minacciare ed immobilizzare clienti e dipendenti dell’istituto di credito.
Gli investigatori bloccavano i due prima che potessero reagire e creare situazioni di pericolo verso gli inermi cittadini.
All’esterno, altri due complici travisati e posizionati davanti alla banca con il ruolo di “pali” a bordo di un’autovettura rubata, avendo assistito alla scena, tentavano di guadagnare repentinamente la fuga, investivano un carabiniere che provava ad arrestarne invano la marcia.
La corsa dei malviventi veniva però interrotta poco più avanti da due equipaggi della polizia che, posizionati a breve distanza dalla banca, sebbene avessero intimato l’alt all’autovettura che procedeva ad elevata velocità, riuscivano a sbarrare la strada frapponendo i loro mezzi.
Il passeggero rapinatore, vistosi braccato, estraeva una pistola armandola per fare fuoco. I Carabinieri ed i Poliziotti intervenuti, esplodevano alcuni colpi di pistola a scopo intimidatorio, riuscendo così a far desistere l’uomo dallo sparare, bloccando e ammanettando i due. Nell’immediatezza, venivano sequestrate indosso ai due malviventi, due pistole con matricola abrasa munite dei rispettivi caricatori e pronte all’uso.
Indanto, due pattuglie del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Roma e della Squadra Mobile, dopo un lungo inseguimento in auto, riuscivano a bloccare sul Grande Raccordo Anulare all’altezza dell’uscita di Tor di Quinto, un quinto complice che si era dato alla fuga a bordo dell’autovettura a lui in uso, il quale aveva le mansioni di garantire la copertura via radio attraverso l’ascolto delle frequenze delle Forze dell’Ordine, al fine di allertare i complici circa eventuali segnalazioni di rapina in atto.
Le immediate perquisizioni effettuate sul posto e presso le abitazioni degli arrestati, consentivano di sequestrare altre armi ed ulteriore materiale per il travisamento, nonché numerosi telefoni cellulari e schede “dedicate” utilizzate probabilmente per altre rapine consumate nell’anno in corso a Roma, della quali sono fortemente sospettati.
La banda smantellata era composta da O. F., di 50 anni, M. M. e O.C. entrambi di 46 anni, tutti romani con precedenti per reati contro il patrimonio,P. G., 41enne incensurato romano, e C.S. di 46 anni con precedenti in materia di stupefacenti, alcuni tra i quali gravitanti negli ambienti degli ultrà di una squadra della Capitale ed un poliziotto attualmente sospeso dal servizio.
Tutti gli arrestati, ai quali sono contestati a vario titolo i reati di tentato omicidio, tentata rapina pluriaggravata in concorso, porto e detenzione di armi clandestine, lesioni e ricettazione, al termine degli atti di rito sono stati associati sia presso le Case Circondariali di Regina Coeli e di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Gli investigatori sono ora impegnati ad accertare se le armi sequestrate siano state usate per la consumazione di altri reati.
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