Questi, un branco costituito da 5 persone, nonostante la notevole corporatura dell’addetto alla sorveglianza, lo aggredivano con violenza inaudita atterrandolo e colpendolo selvaggiamente con calci, pugni ed uno sgabello, anche quando questi era ormai a terra esanime. Soddisfatti, andavano via dal locale mentre la vittima veniva trasportata in ospedale e ricoverato in gravissime condizioni. Ripresosi, successivamente otteneva una prognosi di 40 giorni.
Gli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato Casilino– coordinati dal dr. Fabio Abis – analizzando minuziosamente tutte le immagini del pestaggio, ricostruivano inequivocabilmente la dinamica dell’accaduto. Dalle stesse, emergeva la violenza degli aggressori nei confronti dell’uomo con contestuali frasi minacciose a sfondo razziale.
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Venivano altresì identificati gli autori del pestaggio, quattro fratelli ed un cugino residenti nel quartiere Casilino, di cui quattro erano già noti alle forze di Polizia in quanto pregiudicati.
Sulla base dei dati incontroverbili, la Procura richiedeva ed otteneva l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico di D.R.A. di 48 anni, D.R.D. di 28, D.R.M. di 32, D.R.A. di 19 (unico incensurato) e S.D. di 22, quest’ultimo cugino, per rispondere del reato di “tentato omicidio in concorso, aggravato dai futili motivi e con finalità di odio razziale”, provvedimento che è stato eseguito stamane dagli Agenti del Commissariato Casilino.