Gli instancabili investigatori, solo due giorni fa, avevano notato G.G., romano di 61 anni, a bordo di un’autovettura parcheggiata in via Monte Ruggero, al Tufello. Insospettiti, si ponevano in osservazione e potevano così vedere arrivare il figlio, G.D. di 21 anni, al quale consegnava una busta. Gli Agenti intervenivano e G.D. fuggiva a piedi all’interno dei cortili condominiali ma veniva raggiunto e bloccato. All’interno della busta, vi erano 3 panetti di hashish per un peso complessivo di 300 grammi. Padre e figlio, venivano arrestati per ” detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sempre in via Monte Ruggero e per lo stesso reato, i Poliziotti arrestavano M.H.G. e A.M.. M.H.G. sostava nei pressi di una scaletta di accesso ai giardini condominiali venendo avvicinato da più persone alle quali cedeva dosi di cocaina in cambio di denaro. L’incasso, lo consegnava di volta in volta ad A.M. che, durante la perquisizione è stato trovato in possesso di 480 euro.
Ma nonostante i gravosi impegni, gli investigatori del Commissariato riuscivano a tenere sotto osservazione T.D., romano 40enne, la cui abitazione era oggetto di frequentazioni di tossicodipendenti.
Così, ieri, i Poliziotti di Fidene sono riusciti ad entrare, inosservati, nel palazzo dove abitava T.D.. Una breve sosta davanti alla porta di casa, permetteva di avvertire l’acre odore di droga. Gli Agenti riuscivano a entrare nell’appartamento e, sul tavolo in soggiorno, notavano del materiale solitamente usato per il confezionamento delle dosi ed un bilancino di precisione.
Immediata l’accurata perquisizione dell’appartamento. In un pensile della camera da pranzo, gli attenti Poliziotti riuscivano a trovare ben nascoste, 28 tavolette di hashish e circa 1 etto di marijuana per un peso complessivo di Kg. 1,700, la somma di 400 euro e due fogli di carta sui quali erano riportati nomi ed importi di denaro, che costituiranno oggetto di indagine. Mentre il tutto veniva sequestrato, per T.D., si sono così aperte le porte del carcere di Regina Coeli dovendo rispondere di ” detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti”.