Operazione “Gran Turkese” – Stroncato traffico internazionale di stupefacenti. Arrestate 7 persone legate a clan di camorra

Roma, 8 marzo – Sette le persone arrestate oggi dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma in  esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Le indagini dell’operazione, denominata in codice “Gran Turkese”,  venne avviata nell’agosto 2012, a seguito dell’arresto del romano Bellini Emiliano,  operato dalla Polizia Turca al confine con la Grecia. Nella circostanza, la Polizia Turca recuperò 43 chilogrammi di eroina, abilmente occultata nell’autovettura del Bellini, che aveva  simulato un viaggio di piacere con la famiglia. In realtà, era un “corriere” della droga con il compito di portare  il “prezioso” carico nella Capitale, il cui valore sarebbe stato di oltre 2 milioni di euro.

Gli investigatori  del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria della Capitale, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, sono riusciti ad individuare i reali destinatari dell’eroina: tutti soggetti appartenenti ad un agguerrito clan di camorra di Secondigliano, attivo prevalentemente nella Capitale e nel basso Lazio, composto, tra l’altro, da Avolio Mario, Leonardi Giuseppe e Leonardi Leonardo, questi ultimi due diretti congiunti del noto Leonardi Antonio alias “Chiappellone”, già affiliato al clan camorristico Di Lauro ed, in seguito, esponente di spicco del “Clan degli Scissionisti”, assicurato alla giustizia nel Natale del 2012 ed oggi collaboratore di giustizia.

L’organizzazione importava ingenti quantitativi di stupefacente, sia eroina che cocaina, sfruttando differenti rotte quali la Turchia, la Spagna, l’Olanda ed il Venezuela, stringendo solide alleanze anche con narcotrafficanti turchi, ecuadoregni ed olandesi.

Per la commissione delle loro illecite attività, gli indagati disponevano di ingenti quantitativi di denaro contante nonché di numerose autovetture, munite di doppiofondo, che venivano appositamente “preparate” da carrozzieri della provincia di Lecce per poi essere utilizzate per il trasporto dello stupefacente, come dai plurimi episodi di narcotraffico monitorati durante le indagini.

Il gruppo criminale era un vero e proprio supermarket della cocaina, rifornendo, costantemente, numerosi  spacciatori operanti nella Capitale, a Napoli (piazza di Scampia) nonché nell’agro pontino, tra Terracina e Fondi, grazie anche all’intermediazione svolta dal Leonardi Umberto (fratello di Antonio), abitante a Terracina.

Sulla scorta delle prove raccolte, su richiesta della D.D.A. di Roma, il Tribunale di Roma ha emesso un provvedimento restrittivo a carico  dei  napoletani  Avolio Mario, Leonardi Giuseppe, Leonardi Umberto, Leonardi Leonardo, del romano  Melpignano Nicola, dello svizzero Pizzolante Thomas e del turco Frankhauser Memis che, con l’impiego di oltre 100 Finanzieri  sono stati eseguiti procedendo altresì a n. 20 perquisizioni, in Roma e provincia, Napoli e provincia, Lecce e provincia ed in provincia di Latina, nei confronti di ulteriori soggetti, a vario titolo coinvolti nelle illecite attività di narcotraffico.

Con l’operazione odierna, il Tribunale di Roma, la D.D.A. di Roma e la Guardia di Finanza di Roma, oltre ad assicurare alla giustizia soggetti legati alla criminalità organizzata, hanno recuperato un ampio spazio di legalità, stroncando un pericoloso traffico di sostanze stupefacenti sull’asse Roma-Napoli. 

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