Roma, 10 marzo – Dopo ben sei mesi di indagini, i Carabinieri della Stazione di Roma-San Pietro sono riusciti ad identificare due stranieri che a settembre avevano usato violenza di gruppo ad una giovane, che il mattino successivo, denunciava ai Carabinieri quanto accadutole.
Era la notte tra il 6 e il 7 settembre dello scorso anno e la giovane, dopo aver trascorso la serata in diversi locali del centro con alcune amiche, avevano conosciuto tre uomini i quali si offrivano di accompagnarla a casa. Giunti all’abitazione della giovane, la seguivano all’interno dell’appartamento dove, dopo averle fatto assumere droga e alcol, approfittando dello stato di incoscienza indottole e anche dell’inferiorità fisica patita rispetto agli energumeni, due di loro la costringevano a subire molteplici e ripetuti rapporti sessuali contro la sua volontà, mentre il terzo guardava senza agire in alcun modo per impedire la consumazione della violenza.
Le lunghe e laboriose indagini condotte dai militaqri dell’Arma, consentivano di identificare i tre, tutti da anni nella Capitale e che lavorano nel mondo della ristorazione.
Sulla base degli inconfutabili elementi di prova raccolti, il Giudice per le Indagini Preliminari, Dott.ssa Anna Maria Fattori, su richiesta del P.M. Dott.ssa Cristiana Macchiusi della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due autori materiali della violenza, un 23enne ucraino e un 26enne egiziano, per rispondere di concorso nel reato di “violenza sessuale di gruppo”, unitamente al terzo giovane, denunciato in stato di libertà.
Gli arrestati sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.