Roma, 15 marzo – Con l’operazione “Vecchie Glorie”, con chiari riferimenti al capo dell’associazione a delinquere Manlio Vitale, detto “Gnappa”, personaggio di assoluto spessore nella geografia criminale della Capitale, pluripregiudicato, già fondatore ed esponente di spicco della “Banda della Magliana”, dall’alba di stamane 200 Carabinieri, con l’ausilio di unità cinofile e un elicottero del Comando Provinciale di Roma comandato dal Generale Salvatore Luongo, hanno dato esecuzione a 24 ordinanze di
misure cautelari, disposte dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica, indagate a vario titolo, di “associazione per delinquere finalizzata alla commissione di efferate rapine, ma anche di furti, ricettazione, detenzione e porto in luogo pubblico e/o aperto al pubblico di armi da fuoco, uso di documenti e contrassegni identificativi di forze di polizia”, di cui 8 in carcere, 14 agli arresti domiciliari e 2 con divieto di dimora nel Comune di Roma.
L’indagine denominata convenzionalmente “Vecchie Glorie”, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Roma, prese il via nell’ottobre 2014, a seguito della efferata rapina consumata in danno di un medico, abitante in una villa nel quartiere Eur di Roma.
In quella circostanza, due rapinatori, successivamente identificati nei pregiudicati C.L. e D.S.M., erano riusciti ad entrare nell’abitazione fingendo di essere poliziotti ed esibendo anche dei tesserini identificativi della Polizia di Stato. Sotto la minaccia delle armi, dopo essersi fatti consegnare oro, preziosi e contanti per un bottino di circa 200.000 Euro, avevano legato il medico, la moglie, i due figli minori con la badante, inchiuderli in uno sgabuzzino.
Gli investigatori dell’Arma utilizzando quanto la tecnologia moderna pone a disposizione, hanno accertato l’appartenenza dei due rapinatori ad una c.d. “batteria”, composta da numerosi soggetti, tutti operanti sotto la guida criminale del Vitale.
I Carabinieri hanno, quindi, proceduto a raccogliere gravi, precisi e concordanti indizi in relazione a 9 episodi delittuosi commessi dalla banda, operando anche degli arresti in flagranza di reato durante l’attività investigativa tutti operati con identico metodo criminale utilizzato dal sodalizio.
Vitale, usufruendo dei contatti “qualificati” su cui poteva contare, acquisiva informazioni dettagliate sulle potenziali vittime da rapinare, tutte persone abbienti e vulnerabili, come ad esempio donne che vivevano da sole o persone anziane, oppure famiglie con figli piccoli. Individuata la vittima, forniva le notizie fondamentali per compiere i delitti, demandandone poi l’organizzazione e l’esecuzione ad un suo fedelissimo collaboratore, legato a lui sin dai tempi della “Banda della Magliana”, ossia Rodolfo Fusco, classe ‘54, con precedenti del quartiere Tor Marancia come il Vitale.
Fusco si avvaleva di vari soggetti criminali della Città per la pianificazione e l’esecuzione materiale delle rapine e dei furti, riconoscendo, in maniera indiscussa, Manlio Vitale quale capo del loro gruppo criminale.
Le armi dell’associazione erano custodite da una coppia di incensurati che abitavano nella stessa palazzina di uno degli esecutori materiali delle rapine, D. S., con precedenti, 55enne di Tor Bella Monaca. Dette armi, in più occasioni, risultano essere state fornite dal titolare di una palestra sita nel quartiere Prati di Roma, P.A., classe ’73, con precedenti per reati contro il patrimonio e traffico di droga.
Nel corso delle indagini, i Carabinieri sono intervenuti sventando una rapina ad una sala Bingo le cui informazini erano state date da un dipendente al figlio di Manlio Vitale, una rapina in abitazione in danno di una donna con bambini le cui informazioni erano state fornite dall’ex marito, un rapina in danno di un’anziana vedov costretta sulla sedia a rotelle le cui informazioni erano state date ai rapinatori dal gioielliere di fiducia dell’anziana, tre furti di ingente valore, un distributore di carburanti a Tor Bella Monaca e un importante furto sul lungotevere.
Tra gli arrestati anche Danilo Vitale, figlio di Manlio, nonché il titolare di una gioielleria sita nel quartiere Prati, che forniva al Vitale padre informazioni dettagliate sui clienti benestanti da rapinare.
I Carabinieri di Roma hanno anche proceduto al sequestro nei confronti di Manlio Vitale e di un suo sodale – in esecuzione di decreti di sequestro emessi su richiesta della Procura di Roma dal locale Tribunale Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione – di 5 appartamenti siti nel comune di Roma, 20 rapporti finanziari/bancari e 6 veicoli, fittiziamente intestati a loro prestanome,del valore complessivo di € 4.000.000,00 .
CC – Operazione Vecchie Glorie
{youtube}C220dloz7o4{/youtube}
CC – Operazione Vecchie Glorie – Intercettazioni
{youtube}_7X5LyqIX4Y{/youtube}