Il corpo della sventurata ragazza veniva rinvenuto alle 3 del 9 dicembre lungo la ferrovia, poco distante dalla Questura. Da una telecamera di sorveglianza, si accertava che la giovane stava rincorrendo dei giovani quando, transitando un treno, Zhang Yao veniva investita e uccisa.
Le indagini si presentavano immediatamente complesse e particolarmente difficili, essendo da sviluppare principalmente nell’ambito del vicino campo nomadi di via Salviati.
Gli Agenti dei Commissariati di Polizia Prenestino e San Basilio sono però riusciti a vincere il muro di omertà che vige nei campi nomadi.
I Poliziotti, vagliando singolarmente la posizione di ognuno dei residenti nel campo di via Salviati ma anche di altri presenti nel territorio, verbalizzando le varie testimonianze ma ancor più ascoltando le informazioni giunte informalmente, mantenendo la pressione con massiccia presenza di personale sul posto estesa alle aree vicine ai nomadi di tutta la capitale, riuscivano a isolare gli autori del reato in danno della giovane vittima.
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Raccolti sufficienti elementi di prova, gli investigatori hanno proceduto al fermo di un nomade denunciando in stato di libertà il complice 16enne, ponendoli entrambi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.