Roma, 14 gennaio – Dopo le polemiche sui tempi dell’arresto di Manlio Cerroni, Bruno Landi, Luca Fegatelli, Francesco Rando, Piero Giovi, Raniero De Filippis e Pino Sicignano con la denuncia in stato di libertà di altri personaggi, connessi allo smaltimento dei rifiuti della discarica di Malagrotta, è emerso che i pm Alberto Galanti, Maria Cristina Palaia e Simona Maisto della Procura della Repubblica di Roma, in data 21 marzo 2013 avevano depositato la richiesta di custodia cautelare.
La copiosa documentazione originale prodotta, custodita nell’ufficio del Gip Massimo Battistini, venne rubata ed il furto constatato il 16 luglio.
Per il furto, venne aperto un fascicolo processuale contro ignoti ed i magistrati dell’Ufficio della Procura, furono costretti ad avanzare una nuova richiesta di misure cautelari, integrata da una nuova motivazione “”Non può non sottolinearsi come la sottrazione degli atti del fascicolo depositato presso codesto ufficio gip dell’originale della richiesta di misura cautelare, come da denuncia resa in data 16 luglio 2013, pur essendo allo stato commesso da soggetti ignoti, deve con ogni probabilità ricondursi alla sfera di influenza esercitata dagli odierni indagati, la cui “ognipresenza” all’interno della pubblica amministrazione è conclamata da una serie infinita di riscontri”.