Femminicidio a Modena – Cadavere in frigorifero. È stato l’ex convivente
(foto Ansa)
La scoperta dei Vigili del Fuoco per l’odore che proveniva dalle cantine
Modena, 28 giugno – Sono stati gli inquilini di una palazzina in via Nazionale per Carpi, a Modena a richiedere ieri sera l’intervento dei Vigili del Fuoco per il cattivo odore proveniente dalle cantine.
I Vigili, nel corso del sopralluogo, hanno accertato il locale da cui proveniva l’odore nauseabondo. Forzato la porta della cantina di Betta Fella, abitante nel palazzo e regolarmente chiusa a chiave, scoprivano che l’acre odore era dovuto al cadavere della donna, in putrefazione, che era stato sistemato nel frigorifero, aperto e rovesciato.
La Squadra Mobile ha accertato che Betta Fella, 55 anni, aveva avuto una relazione e convivenza con Armando Canò, 50 anni, rapporto poi cessato a seguito delle violenze dell’energumeno, già con precedenti penali, e che era anche stato denunciato dalla donna per maltrattamenti.
Gli investigatori, nel corso della notte, hanno rintracciato l’uomo nell’abitazione di una conoscente a Castelfranco Emilia. L’uomo aveva ancora con sé le chiavi dell’appartamento e della cantina della Fella.
Dopo un lungo interrogatorio condotto dal P.M. Katia Marino, Canò ha confessato l’omicidio, avvenuto per strangolamento al termine dell’ennesimo litigio fra i due.
Canò è stato associato in carcere con l’accusa di “omicidio e occultamento di cadavere”.