Dopo un inseguimento e colluttazione, i Carabinieri arrestano due romeni sorpresi a manomettere uno sportello bancomat
Roma – I due stavano inserendo nella fessura di fuoriuscita delle banconote l’oramai celeberrima “forchetta”, elemento essenziale del cosiddetto “cash trapping”, ad un bancomat di via Tiburtina quando sono stati notati da un equipaggio del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Roma, comandato dal Ten. Col. Mauro Conte.
La pattuglia, insospettita dal comportamento dei due uomini, si è diretta verso di loro per accertare quanto stesse accadendo ma questi, accortisi dell’arrivo dei militari dell’Arma, dividendosi, si davano a precipitosa fuga a piedi. I Carabinieri, allertata la Centrale Operativa, inseguivano i fuggitivi per le strade limitrofe.
I malviventi, ormai accerchiati dalle pattuglie sopraggiunte in ausilio, per sottrarsi alla cattura, si lanciavano con estrema violenza contro i Carabinieri che, senza fare uso della forza, riuscivano comunque ad ammanettarli.
Si accertava così che i fermati, due romeni di 28 e 40 anni, avevano quasi finito di montare la “forchetta” che consente di bloccare l’erogazione delle banconote dei correntisti che effettuavano normalmente le operazioni al bancomat, ignari della presenza del congegno.
Gli arrestati sono stati portati in caserma in attesa del rito per direttissima, dovendo rispondere di “violenza, resistenza a pubblico ufficiale e tentato furto”.