Così, nel corso della pattuglia, i Carabinieri della Stazione di Serino, comandata dal Maresciallo Michele Liccardi, notavano transitare un’autovettura Golf con alla guida un 55enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine. A bordo dell’auto anche la figlia di 25 anni.
I militari decidevano di procedere al loro controllo, intimando l’alt.
Fermati, agli attenti Carabinieri non sfuggiva lo sguardo veloce scambiato fra i due per cui effettuavano un accurato controllo che dava i suoi frutti. Infatti, ben occultati sotto il sedile lato passeggero, venivano rinvenuti sei pacchi contenenti complessivamente sei chilogrammi di hashish, suddivisi in panetti da 100 grammi cadauno.
Richiesto l’ausilio del personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avellino, comandata dal Maggiore Francesco Mortari, padre e figlia venivano accompagnati alla Stazione Carabinieri per le ulteriori incombenze.
Lo stupefacente veniva immediatamente inviato presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti (L.A.S.S.) dei Carabinieri di Salerno. I tecnici dell’Arma stabilivano che, dalla sostanza stupefacente sequestrata, si potevano ricavare circa 35.000 dosi per un valore commerciale, al dettaglio sulla piazza avellinese, calcolato tra i 90mila ed i 120 mila euro.
I due venivano arrestati per rispondere del reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che, convalidato l’arresto, disponeva la concessione degli arresti domiciliari alla figlia mentre per il padre, la detenzione in Carcere.