È fuori pericolo il 15enne sodomizzato in palestra
Per il recupero definitivo, sarà necessario attendere molto tempo
Pinerolo, 18 ottobre – È definitivamente fuori pericolo il quindicenne ricoverato da due giorni al’ospedale di Pinerolo (Torino) per le gravi lesioni all’intestino retto subite in uno scherzo di pessimo gusto in palestra. Il decorso è definito “regolare e senza complicazioni” dai medici dell’ospedale.
Per la valutazione di un recupero definitivo, tuttavia, sarà necessario attendere molto tempo. Non si escludono altri interventi chirurgici.
Tutto è accaduto per uno scherzo, per quanto di gusto discutibile, una goliardata tra amici durante l’ora di ginnastica in palestra.
A salvare la vita al ragazzino è stato l’intervento chirurgico del dottor Donato Sacco, primario dell’ospedale, dove il ragazzo è arrivato con una vasta emorragia per la perforazione dell’intestino.
L’episodio in un paese della provincia di Torino. I due amici stavano eseguendo lo’squat’, un esercizio utile per rinforzare i muscoli delle gambe, che consiste nell’accosciarsi flettendo le ginocchia. Un momento di sport, di svago e divertimento.
“Si rideva e scherzava, come facciamo spesso in palestra”, il racconto di alcuni amici. All’improvviso, però, il gesto sconsiderato: un coetaneo del giovane ferito, peraltro suo amico, ha posizionato un attrezzo sportivo, una sorta di bilanciere in legno simile a un bastone, dietro al ragazzo, vicino e proprio mentre questi si stava chinando.
Un urlo lancinante, poi il sangue, tanto sangue, sul pavimento della palestra, l’allarme del 118 e la corsa con l’ambulanza in ospedale dove è stato immediatamente ricoverato nel reparto di Chirurgia. Le condizioni del quindicenne sono apparse subito gravissime ed è stato immediatamente portato in camera operatoria per fermare l’emorragia e ricostruire la parte dell’intestino retto lesionato. Un intervento perfettamente riuscito, informano i sanitari, che gli dovrebbe aver salvato la vita.
I genitori del giovane sodomizzato, corsi in ospedale, per ora non avrebbero presentato denuncia.
Il caso è stato, però, è stato subito segnalato d’ufficio dall’azienda sanitaria alla procura dei minori di Torino, che ha incaricato i carabinieri di svolgere tutti gli accertamenti del caso.