Per altri due decessi, il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione con formula dubitativa, che è stata accolta dai GiudicantiI decessi si erano verificati tra gennaio ed ottobre 2009, periodo in cui l’infermiere aveva lavorato alla “Villa Alex”. Per ucciderli, aveva somministrato loro un farmaco ipoglicemizzante.
Secondo l’accusa, il movente era “farneticante”: “Provare il brivido di tenere una vita umana nelle proprie mani, di decidere se spezzarla oppure no”. “Un animo crudele e narcisistico”. “La somministrazione dei farmaci era quasi esclusivamente compito di Stazzi quindi, nessuna imprudenza o imperizia”.
La difesa di Stazzi aveva sollecitato l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”.
Stazzi, nel 2011 era già stato condannato alla pena di 24 anni, confermata poi in appello, per aver ucciso nel 2001 la sua convivente, Maria Teresa Dell’Unto, anch’ella infermiera, che seppellì nel giardino della loro abitazione ed il cui corpo venne rinvenuto nel 2009.