Falsi volontari ma veri malviventi, fingevano solidarietà per i bambini malati. Identificate e denunciate dai Carabinieri 10 persone per “associazione per delinquere”
Ariccia – La meschinità umana non ha limiti! Indossando casacche da volontari onlus, ammirati per gli scopi sociali che diffondevano, fingendo collaborazioni con vere strutture sanitarie, chiedevano soldi per bambini malati che invece intascavano loro.
Si presentavano porta a porta, nei mercati, nelle piazze, con il volto colorato e indossando le casacche con le scritte di varie associazioni benefiche onlus e parlando di solidarietà ai bambini malati, si facevano dare dei contributi, anche piccoli, per i quali rilasciavano ricevuta. Chi, sentendo parlare di aiuti a bambini si sente l’animo di non dare un, seppur piccolo, contributo? Poi, addirittura rilasciavano la ricevuta dell’importo donato….
Ma la loro presenza è stata notata dai Carabinieri di Ariccia ed il loro comandante, Maresciallo Gianni Coltellaro, ha convocato un paio di “donatori”. Una serie di rapidi riscontri incrociati, hanno permesso ai militari dell’Arma di accertare che quelle persone non avevano mai avuto rapporti con le strutture di cui vantavano collaborazione, tra cui l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma (costituitosi poi parte lesa presentando formale denuncia-querela ai Carabinieri di Ariccia).
Ricevute invece le querele, sono scattate le indagini che hanno così permesso di portare alla luce e disarticolare un sodalizio criminale, ben strutturato, che senza alcuno scrupolo, approfittando della disponibilità verso la sofferenza dei più indifesi, riuscivano a carpire con l’inganno ingenti somme di denaro. Emergeva quindi che le asserite associazioni Onlus, erano tutte regolarmente esistenti ed aventi sede nel napoletano, operando con il meccanismo delle cosiddette “scatole cinesi”. Sostanzialmente, ideato per rendere ogni singola organizzazione quanto più lecita possibile per allontanarsi dal vizio genetico della fittizietà ed in simbiosi proiettate esclusivamente a scopi di lucro, l’una legata alla successiva ma non fra le altre.
Poi, chi per pochi euro perde una mattinata in Caserma per la querela per poi doversi presentare più volte ai processi?
Con questo sistema, nell’anno 2011 e 2012, hanno raccolto e truffato centinaia di migliaia di euro macchiandosi di uno dei crimini più infamanti, operando in più di 35 province e 93 Comuni italiani, cambiando di volta in volta, le strutture ospedaliere con reparti oncologici pediatrici del territorio nazionale.
Ingente il materiale posto sotto sequestro a seguito di numerose perquisizioni, tutte effettuate su delega della Procura di Velletri, nell’ hinterland napoletano, consentendo di risalire ad un paio di famiglie con 118 associati che vanno in giro a truffare la gente.
Mentre le indagini proseguono, sono 10 le persone denunciate in stato di libertà per il reato di “associazione per delinquere finalizzata alla truffa”.