Torino, 3 ottobre 2019 – Ormai, tutto è con consegna a domicilio tramite ordinativi attraverso Whatsapp e Facebook e così anche il mondo della criminalità si è aggiornata.
Così, ad organizzare l’attività di spaccio di cocaina, marijuana e hashish a livello “supermercato con consegna a domicilio” servendosi di “fattorini”, prezzo maggiorato perché comprensivo di rimborso spese di carburante e distanza chilometrica, una familiare (marito, moglie e figlio) del torinese, con la complicità di 20 persone. La zona coperta delle consegne, riguardava l’hinterland del capoluogo piemontese e nelle province di Biella, Cuneo e Verbania.
L’attività non è però sfuggita ai Carabinieri della Compagnia di Moncalieri che, coordinati dal Gruppo Criminalità Organizzata Comune e sicurezza Urbana della Procura della Repubblica di Torino, che hanno documentato oltre 400 cessioni di dosi.
Stamane, l’intervento che vede ancora impegnati i Militari dell’Arma, nell’esecuzione di circa 20 provvedimenti restrittivi in carcere con relative perquisizioni.
Sono 150 gli assuntori di droghe segnalati alle competenti Prefetture.