Rimini, 4 ottobre – Nel mese di agosto dell’anno 2013, i Finanzieri di Rimini, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Procura della Repubblica di Rimini, avevano individuato in Cento di Roncofreddo un laboratorio nel quale venivano raffinate cocaina ed eroina. L’irruzione nello stabile permetteva di sottoporre a sequestro 24 chili di eroina pura e 67 chili di eroina tagliata,10 chili di cocaina, 170 chili di sostanza da taglio, nonché 5 centrifughe in acciaio, 4 stampi per formare panetti di droga da 500 grammi e 1000 grammi, 5 bilance elettroniche, 1 pressa industriale per compattare il panetto di droga e tutto il materiale termoplastico per il confezionamento sottovuoto, 1 pistola CZ modello 99 calibro 9X19 “parabellum” illegalmente detenuta, oltre 100 cartucce e di trarre in arresto due cittadini albanesi residenti in Rimini dediti alla raffinazione della droga ed il proprietario dello stabile. I tre responsabili, per tali fatti, riportarono una condanna definitiva inflitta loro dal Tribunale di Forlì.
In data odierna, con l’ “Operazione 100%”, i Finanzieri del Nucleo pt di Rimini, con la collaborazione dei colleghi dei Comandi Provinciali di Roma, Bari, Como, Mantova, Forlì e Teramo, hanno dato esecuzione al provvedimento cautelare emesso dal GIP presso il Tribunale di Bologna a carico di un’organizzazione criminale transnazionale composta da 16 persone di nazionalità italiana, albanese e romena, accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e detenzione e porto illegali di armi da fuoco ed il sequestro preventivo di beni per un valore stimato pari a circa 5 milioni di euro. Gli arrestati sono stati posti a disposizione della Magistratura.