Terremoto – Superata la fase delle esequie, scattano le indagini della Magistratura

Morto uno dei feriti e recuperata l’ultima vittima ufficiale mancante dell’hotel Roma di Amatrice

Roma, 31 agosto 13:18NEWS – Terminate le fasi delle esequie alle vittime del terremoto del 24 agosto e mentre la terra continua a tremare per le  oltre 3000 scosse di varie intensità registrate dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia   (Ingv), entra nel vivo l’inchiesta della Magistratura facendo, questa volta sì provocata dall’uomo, tremare gli uomini che, pur svolgendo mansioni pubbliche devolute per tutelare la salvaguardia delle popolazioni, forse hanno operato con minore diligenza.

Se poi vi sono altri reati, questo spetterà agli investigatori accertarlo e non è nostro costume pronunciarci senza avere la possibilità di consultare la documentazione esistente.

Per quanto attiene il comune di Amatrice, particolarmente colpito dal sisma, il procuratore capo della Repubblica di Rieti, dottor Giuseppe Saieva, ha delegato la Guardia di Finanza per acquisire presso gli Enti pubblici e nelle sedi delle ditte  (Rieti, Torino e Bari presso le sedi della Regione, della Provincia e del Genio civile oltre che nelle sedi delle ditte) la  documentazione relativa ai  lavori di ristrutturazione della scuola di Amatrice, crollata dopo il sisma del 24 agosto, a cui gli uomini del Nucleo Anticorruzione e dei Nuclei di Polizia Tributaria delle Fiamme Gialle stanno dando esecuzione.

In particolare, la scuola era stata oggetto di vanto e campagna elettorale per i lavori di ammodernamento eseguiti.  Per il miglioramento antisismico è stata spesa la somma di 160 mila euro.  Ora spetterà agli uomini della Finanza controllare la documentazione mentre i periti dovranno stabilire se i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte, come previsto dai capitolati di appalto e se sono risultati efficienti in occasione del sisma, resistendo alla forza della natura.

I Vigili del Fuoco dovranno invece avviare, in sicurezza,  il recupero e sequestro del server del Comune di Amatrice, insieme a tutta la documentazione disponibile nell’archivio e negli uffici tecnici dello stesso municipio, che il Dottor Saieva  aveva già sottoposto a sequestro e fatto piantonare giorno e notte.

Maggiori difficoltà incontreranno gli investigatori per il crollo del campanile di Accumoli, il cui crollo ha causato la distruzione di un’intera famiglia. Sembra che l’appalto venne vinto nel 2008 dalla Steta di Stefano Cricchi, per un “Intervento sul complesso parrocchiale da 116mila euro”.

Stefano Cricchi, secondo  quanto riportato dall’Huffington Post, ha lamentato e denunciato che «Ci arrivano minacce di morte su Facebook e via mail perché tutti ormai credono che siamo stati noi a ristrutturarlo, ma non è vero». L’appalto per “riparazione e miglioramento sismico” della chiesa valeva 75mila euro (il resto, 41 mila euro, era per la progettazione). Steta lo vince con un ribasso del 16 per cento, dunque 59mila euro. Nel capitolato si scopre una cifra sorprendente: «Per il miglioramento antisismico c’erano appena 509 euro», spiega Cricchi. “Il progetto imponeva di inserire nella muratura 33 euro di ferro, praticamente una sola barra, e di fare alcuni fori da riempire non con il cemento, ma con la calce”

Ad Ascoli Piceno, è in corso  una riunione presso la procura della Repubblica per fare il punto sulle indagini sui danni del sisma ad Arquata, Pescara del Tronto e nelle frazioni del circondario.

Salito il numero delle vittime – Filippo Sanna, il giovane di 23 anni, originario di Nuoro, che viveva ad Amatrice (Rieti) con la famiglia e rimasto alcune ore sotto le macerie, è morto questa mattina, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale civile ‘Spirito Santo’ di Pescara. Stazionarie le condizioni della sorella, ferita anche lei, ma in condizioni meno gravi.

Ad Amatrice, i Vigili del Fuoco, dopo una notte di difficile e duro lavoro di scavo nell’hotel Roma, questa mattina sono riusciti da estrarre  il  corpo incastrato tra i calcinacci sotto una trave di cemento armato, dieci metri più in basso di quella che era la posizione originale della stanza dove si trovava al momento della scossa, il corpo di dell’ultima donna ufficialmente mancante dalla lista degli ospiti. Seppure ufficialmente non dovrebbe mancare più nessuno, si continuerà a scavare nella decina di stanze ancora non ispezionate, finchè ogni centimetro non sarà stato controllato.

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